Doccia fredda per Torino: niente GigaFactory, Stellantis punta altrove – Cirio e Appendino “Siamo stati traditi”
L’annuncio del gruppo Stellantis è una doccia fredda per Torino. Non sarà il capoluogo piemontese ad ospitare la gigafactory italiana di Stellantis, bensì Termoli.
La decisione comunicata oggi da Carlos Tavares, amministratore delegato del gruppo Stellantis.
La notizia ha provocato le reazioni della sindaca Chiara Appendino e del presidente del Piemonte, Alberto Cirio
“Questa decisione tradisce Torino. – è il comunicato congiunto di sindaca e presidente di Regione – “Tradisce il Piemonte, la sua storia, i suoi lavoratori, le sue università ed in generale una terra che ha inventato l’auto, ha investito, ha rischiato. Una terra che ha un credito enorme verso questa azienda e verso questo Stato Oggi ci sentiamo traditi e chi è tradito prova rabbia. Una rabbia che chi, come noi, ha responsabilità istituzionali deve trasformare in una azione. Attendiamo di avere parole chiare da Roma – concludono – per capire su che basi questa scelta sia stata condivisa con il governo. Convocheremo già domani tutte le istituzioni piemontesi”.
Questa la nota dei parlamentari piemontesi Luca Carabetta, Federico Fornaro, Silvia Fregolent, Stefano Lepri, Elena Maccanti, Augusta Montaruli, Claudia Porchietto
“L’annuncio di Stellantis sulla localizzazione della gigafactory lascia i piemontesi con l’amaro in bocca. Siamo delusi che non si sia voluto condividere un progetto per il rilancio di un territorio che ha fortemente contribuito a costruire la credibilità industriale italiana. Ora però Stellantis e il governo trovino il modo per dare a Torino un ruolo industriale forte. Culla e capitale per decenni dell’automobile italiana, da troppo tempo è vittima di scelte e incentivi economici che avvantaggiano altri territori, fino a renderla oggi un’area di crisi industriale complessa. Come parlamentari piemontesi, continueremo insieme questa doverosa battaglia a difesa della comunità piemontese, da sempre generosa verso l’Italia”.
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