“Cari concittadini, questa nuova amministrazione comunale, a dispetto di quanto promesso in campagna elettorale, sta smantellando il sistema di trasporti della nostra città, già fortemente in difficoltà “, è la nota trasmessa da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, che spiega le ragioni del nuovo sciopero dei mezzi a Torino, programmato per domani, mercoledì 13 dicembre.

“La revisione dei trasporti – si legge nel comunicato- “nasconde la riduzione del servizio da e per la periferia. Più esplicitamente, se prima le attese per andare in periferia erano interminabili, ora saranno eterne. Il bilancio non è ancora stato approvato e la sindaca con questo immobilismo rischia di far fallire la più grande azienda piemontese che dà occupazione a circa 5 mila persone e ad altre 15 mila nell’indotto. Riteniamo che Gtt debba restare una società pubblica, a garanzia per tutti i torinesi del miglior servizio di trasporto anche grazie al reinvestimento degli utili in corse e bus nuovi. Qualunque privato, anche con le migliori intenzioni, non sarebbe in grado, anche solo per statuto, di garantirci tali condizioni”.

Lo sciopero di domani stato proclamato da Faisa- Cisal e Fast- Confsal, da Cgil, Cisl e Uil.

Queste le fasce garantite in giornata per il passaggio dei mezzi: dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15 per il servizio urbano e suburbano e per il metrò. Da inizio servizio alle 8 e dalle 14.30 alle 17.30 per quanto riguarda le autolinee extraurbane gestite da Gtt.