Saranno i primi bambini in Italia a tornare in classe dopo il lockdown.

Si tratta di un vero e proprio test nazionale che riguarderà 36 giovani studenti piemontesi e che inizierà domani, martedì 12 Maggio: alle ore 8  suonerà nuovamente la campanella in tre comuni della nostra regione.

Ogni aula ospiterà 4 o 5 bimbi più gli educatori con la mascherina. Queste le regole che saranno seguite: test sierologici per genitori e assistenti, mani lavate una volta all’ora. E ancora: stanze areate almeno dieci minuti ogni ora, pranzo al proprio banco e non in mensa, sanificazione quotidiana dei locali, rilevazione della temperatura più volte nella giornata, ingressi e uscite scaglionati.

Orario a tempo pieno: dalle 8 alle 18. Accade a Borgosesia, in provincia di Vercelli, dove il sindaco (Lega) è ideatore dell’iniziativa subito ripresa dai paesi vicini: Varallo e Quarone.

Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia e deputato, ha dichiarato al quotidiano Repubblica:
“Le famiglie in questo periodo non sanno a chi affidare i figli, soprattutto adesso che sono riprese molte attività e molti genitori hanno ripreso entrambi a lavorare Non tutti hanno i nonni che vengono in aiuto e in ogni caso coinvolgerli nell’assistenza dei nipoti pone anche grandi interrogativi per la sicurezza sanitaria. Le misure adottate dal governo sono assolutamente insufficienti perché offrono 15 giorni di congedo parentale a fronte a un’emergenza di 3-4 mesi”.
Il progetto pilota,  primo in Italia, riguarderà 22 bambini tra i 3 e i 10 anni di Borgosesia. Altri 9 sono iscritti a Quarona, 5 sono iscritti a Varallo.

Ora si attende che anche altri comuni aderiscano al progetto.