07/04/2019

Cronaca

Dopo la scoperta della banda Rom altri arresti per truffe agli anziani. La Polizia “Fate attenzione”

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Settimana di arresti a Torino, in difesa degli anziani truffati.  Quattro persone sono state fermate in soli pochi giorni per il reato di truffa.

Due truffatori, B.L. e R.A., cittadini italiani di 22 e 40 anni, sono stati fermati dalla Polizia pochi istanti prima che si dileguassero dopo aver raggirato una persona anziana utilizzando la tecnica del “falso incidente”.

Martedì scorso una cittadina italiana notava un uomo di oltre 75 anni, disorientato, presso uno sportello bancomat di corso Raffaello, in difficoltà poiché non riusciva a prelevare la somma di 950 euro.
La donna vedeva poco distante due uomini a bordo di un’autovettura che osservavano i movimenti dell’anziano e, insospettita, ha chiamato il 112 NUE.

Personale della Squadra Volante, ricevuta la segnalazione tramite la centrale operativa, si è recata immediatamente in corso Raffaello e riusciva rapidamente a individuare l’autovettura segnalata, con a bordo tre persone, una delle quali era un cittadino italiano di 76 anni, residente a Moncalieri (TO).

L’anziano signore riferiva che, poco prima, i due uomini in auto lo avevano fermato mentre era alla guida della sua autovettura e lo avevano indotto a credere che, poco metri prima dell’ingresso del sottopasso di corso Massimo d’Azeglio, li avesse urtati causando un danno alla carrozzeria della loro auto. La vittima, pur non avendo avuto alcuna percezione del sinistro, scendeva dal veicolo per constatare il presunto danno della controparte e notava un’ammaccatura sul parafango anteriore sinistro. Durante queste operazioni, tornando sui suoi passi nelle immediate vicinanze della propria vettura, i due uomini gli facevano constatare che anche la parte posteriore destra della sua auto era danneggiata. Infatti, mentre uno dei truffatori parlava l’anziano, il complice utilizzando un oggetto di metallo e della carta abrasiva ha provocato dei danni al veicolo della vittima per indurlo a credere di aver realmente causato l’incidente.

L’anziano si convinceva del fatto e i due uomini, uno dei quali fingeva anche di essere disabile, hanno chiesto alla vittima 950 euro a titolo di risarcimento danni, per evitare il coinvolgimento delle rispettive assicurazioni e l’intervento sul posto della Polizia Municipale.

La vittima consegnava immediatamente ai truffatori 200 euro, ma questi riuscivano a convincere l’anziano a recarsi al primo bancomat disponibile per prelevare altro denaro.

A carico di uno dei due truffatori, un 22enne italiano domiciliato a Milano, con precedenti di polizia specifici per truffe perpetrate con le medesime modalità esecutive, gli agenti hanno sequestrato la somma in contanti di 450 euro, che sono stati successivamente restituiti alla vittima.

Personale della Squadra Mobile di Torino, ha invece arrestato, in due distinti episodi, due donne, cittadine polacche di origini Rom senza fissa dimora in Italia, resesi responsabili di truffe ai danni di persone ultrasessantenni.

Le vittime venivano prima contattate telefonicamente da complici che, in un’occasione si sono finti figli della vittima e nell’altra hanno ricoperto le vesti di amici in difficoltà.

Nel primo caso avevano comunicato ad una donna di aver investito una donna incinta e di aver un bisogno urgente di denaro ed oro al fine di dover patire gravi sanzioni penali, generando così nella vittima uno stato di ansia e confusione che la portava ad aderire alla richiesta dei truffatori. L’anziana consegnava tutto quanto in suo possesso alla cittadina polacca S.R.. che veniva successivamente fermata dagli agenti. Dopo la convalida dell’arresto la donna è stata condannata alla pena detentiva di due anni.

Nella seconda occasione veniva comunicata la necessità immediata di denaro per far fronte a un debito con la banca e la complice convinceva la vittima a consegnare tutti i suoi averi alla donna che si sarebbe presentata all’appuntamento. I poliziotti che stavano monitorando la truffatrice riuscivano ad intercettare lo scambio e a fermare M.C..
Sempre nell’ambito della stessa attività info-investigativa, a fine gennaio era stata arrestata S.M., sorella di S.R., per il medesimo reato. la donna era stata condannata alla pena detentiva di 20 mesi.

“Sei le persone di questa nazionalità arrestate nell’ultimo anno. Crediamo che ci sia una matrice comune,  una banda in azione – ha spiegato Marco Martino, Squadra Mobile della polizia di Torino- che avverte in particolar modo gli anziani: “Fate molta attenzione”.

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