
E’ Piemontese il nuovo Chef che ha conquistato 3 Stelle Michelin in Italia – Ecco chi è
E’ Piemontese il nuovo Chef tre stelle Michelin in Italia
L’Italia festeggia un nuovo tre stelle Michelin e il protagonista è un cuoco piemontese: Michelangelo Mammoliti. Il suo ristorante, La Rei Natura, situato all’interno del Boscareto Resort di Serralunga d’Alba, ha ottenuto il massimo riconoscimento gastronomico nella nuova Guida Michelin 2026, completando un percorso lampo iniziato solo nel 2022. In quattro anni, lo chef ha costruito un’ascesa vertiginosa, passando da una prima apparizione in guida nel 2023 alla consacrazione definitiva.
Classe 1985, originario di Giaveno e cresciuto ad Almese, Mammoliti ha iniziato la carriera nelle brigate di Gualtiero Marchesi, per poi proseguire la formazione sotto la guida di Stefano Baiocco. Queste esperienze lo hanno spinto in Francia, dove ha lavorato accanto a nomi leggendari come Ducasse, Gagnaire, Alléno e Meneau, approfondendo anche il mondo della panificazione con Fréderic Lalos. Le sue radici e l’esperienza internazionale si sono fuse in uno stile profondamente personale.
Rientrato in Piemonte, ha guidato per otto anni La Madernassa di Guarene, conquistando due stelle e numerosi premi. Nel 2022 ha inaugurato La Rei Natura, dove ha dato pieno spazio alla sua visione culinaria, ottenendo subito due stelle e ora il terzo sigillo Michelin.
La sua cucina si fonda su un concetto originale: il gusto come esperienza emotiva. Mammoliti studia la neurogastronomia per trasformare ricordi, sensazioni e momenti personali in piatti capaci di restare impressi. L’esperienza di degustazione è itinerante, con gli ospiti accompagnati in diverse sale del ristorante per vivere ogni fase del pasto in un ambiente differente.
Il cuore del progetto è un legame profondo con la natura: l’orto e le serre del resort forniscono gran parte degli ingredienti, soprattutto vegetali, protagonisti assoluti del menu “Mad100%Natura”, manifesto della sua filosofia. Una cucina che unisce territorio, memoria e creatività, diventando oggi una delle espressioni più alte dell’alta gastronomia italiana.