
E’ Piemontese la barista più anziana d’Italia – Ha compiuto 99 anni: “E non lascio di certo”
E’ Piemontese la barista più anziana d’Italia – Ha compiuto 99 anni: “E non lascio di certo”
Anna Possi è la barista più anziana d’Italia, festeggia 99 anni di caffè e vita dietro al bancone
“Il segreto per fare un buon caffè? E’ avere la miscela buona”, afferma Anna Possi, classe 1924, la barista più anziana d’Italia, che da 65 anni gestisce il Bar Centrale di Nebbiuno, nel Novarese. A novembre ha compiuto 99 anni, diventando un’icona vivente della tradizione caffettiera italiana.
Nel piccolo Comune del Novarese, affacciato sulla piazzetta, Anna Possi trascorre gran parte della sua vita dietro al bancone del suo bar. Con sveglia alle 6 del mattino, la giornata inizia senza caffè per lei, che confessa di averne presi troppi da giovane.
Anna Possi è nata a Vezzo, dietro Stresa, ai piedi del Mottarone, a pochi chilometri dal luogo in cui, nel 1958, con il marito Renè Guazzi, ha aperto il suo bar. Nonostante le origini nelle terre dei laghi, ha trascorso parte della sua vita a Genova, dove si è interessata alla Borsa, un interesse che coltiva ancora oggi controllando le quotazioni dal computer nel suo bar.
La sua longevità e straordinaria vitalità sembrano radicarsi in uno stile di vita sano e attivo. “Mangiare poco, stare in mezzo alla gente, lavorare e non sedersi davanti alla televisione. E poi leggere, camminare e muoversi, l’unico segreto è quello: mai lasciarsi andare e sempre lottare”, ha svelato Anna Possi.
La sua storia è anche una testimonianza di intraprendenza al femminile. Nel 1974, alla morte del marito, Anna rimase sola a gestire il bar, affrontando le sfide del quotidiano, comprese situazioni difficili come l’incidente causato da un ubriaco che voleva bere a tutti i costi.
E Anna Possi non pensa certo a a mollare:
“Neanche per un momento! – ha ribadito al quotidiano repubblica “Anzi, quando volevano farmi chiudere per il covid ho dovuto decidermi a fare il vaccino!”. Oggi il bar ha i suoi clienti numerati: c’è quello che arriva alle 7,30 e quello che arriva alle 9 e in questi giorni c’è pure chi le ha portato dei fiori per festeggiare il traguardo raggiunto. Se non arrivano, Anna li chiama: “Ti stai nen bin?”, chiede, accertandosi delle loro condizioni di salute. L’ultimo che va via la aiuta a tirar giù le serrande. Ecco cosa vuol dire avere un bar di paese: “Ci diamo una mano e tiriamo avanti”.