Inizialmente si era dichiarato innocente, il ragazzo di 17 anni che sabato scorso lanciando un bidone da venti metri di altezza ha centrato la tenda dove dormiva un bambino, ferendolo gravemente.

Poi, di fronte alle prove contro di lui, ha confessato. E’ un giovane torinese, residente nella zona nord della città e in vacanza in Liguria con la famiglia.
Il ragazzino ferito, 12 anni, resta ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Gaslini di Genova: le sue condizioni sarebbero in miglioramento.

La confessione è avvenuta nella caserma dei carabinieri di Spotorno: il giovane è stato denunciato alla Procura dei minori con l’accusa di lesioni gravi.

“Non sapevo che là sotto ci fossero delle tende, delle persone” ha spiegato il ragazzo ai carabinieri, dicendo che pensava che sotto non ci fosse spiaggia, ma solo il mare.
Alle 3 di notte di sabato 3 agosto il ragazzo che camminava lungo l’Aurelia verso Spotorno ha sollevato uno dei bidoni delle differenziata, lo ha trascinato sulla scogliera, poi lo ha lanciato nel vuoto.
Il bidone è caduto e rimbalzando è andato a colpire il 12enne francese: una tragedia solo sfiorata, perché dove il cassonetto è atterrato, poco prima era sdraiata la sorella del bambino.

“Ora ciò che conta è che il bambino si riprenda” – ha detto il maggiore dei carabinieri Ragusa, che ha condotto le indagini, rivolgendosi al dodicenne ancora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Gaslini di Genova.