Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha tentato fino all’ultimo di riportare Torino in gioco per una candidatura a 3 alle Olimpiadi, insieme a Milano e Cortina:

“Con una candidatura l’Italia ha meno possibilità di vincere, non avendo le garanzie del governo” – ha spiegato solo poche ore fa Malagò ai microfoni di Radio Anch’io «Siamo ancora in tempo per un ripensamento di Torino” – ha affermato il presidente del Coni – “Non credo che Losanna non ci prenda in considerazione, oggettivamente è assolutamente aperta”.

Attesa è arrivata la replica della sindaca di Torino Chiara Appendino, che all’Ansa ha dichiarato piuttosto nettamente:

“È fondamentale avere la massima chiarezza su chi finanzia l’evento e come – ha detto la sindaca. “Se si vuole portare avanti l’ipotesi di Olimpiadi senza fondi statali ma sostenute da Regioni e privati si chiarisca prima chi mette quanto, altrimenti è da irresponsabili andare avanti, non si prendono impegni a scatola chiusa. Torino non c’è perché la proposta manca completamente di chiarezza”.

Aggiungendo inoltre:
“Torino non si è tirata indietro, ha chiesto di avere chiarezza su certi elementi, la bozza di protocollo mandata dal sottosegretario Giorgetti non dava queste risposte. Se si decide di fare un percorso deve essere chiaro. L’errore di fondo – ha concluso – “è stato provare a costruire una candidatura a 3. Sono candidature complesse, mai fatte, si poteva scegliere Torino o un’altra città. Riteniamo il nostro modello fosse il migliore, molto più semplice nella gestione e costruzione dell’evento”.