Effetto Coronavirus – In Italia aumentano i risparmi a dismisura: 17 miliardi restano nei conti correnti

15/10/2020

Anche questo è un effetto dell’emergenza coronavirus: in Italia (come in altre importanti economie europee) i risparmi stanno aumentando a dismisura.

Aumentano a livello record i depositi in banca per gli italiani e ora il rischio per le imprese è che la riluttanza dei consumatori a spendere ritardi ulteriormente la ripresa economica quando, finalmente, sarà terminata la crisi sanitaria che stiamo vivendo.

Lo studio è stato condotto dal Financial Times: secondo i dati della Bce e della Banca d’Inghilterra, i tassi di risparmio sono cresciuti enormemente a partire dal mese di marzo, rispetto alle medie in quattro paesi su cinque (è esclusa solo la Germania).

In particolare, nel nostro Paese i risparmiatori hanno messo da parte 16,8 miliardi di euro, rispetto a una media mensile di 3,4 miliardi.

Crescita notevole anche in Francia, dove i risparmiatori hanno lasciato in banca 20 miliardi di euro, contro una media di 3,8 miliardi.

Numeri leggermente più bassi ma ugualmente eclatanti in Spagna, dove le famiglie hanno risparmiato a marzo 10,2 miliardi di euro, contro una media di 2,3 miliardi. Infine in Gran Bretagna i depositi sono cresciuti a 13,1 miliardi di sterline.

Tendenza opposta in Germania, dove i depositi bancari al contrario sono diminuiti a marzo. I tedeschi, infatti, hanno ritirato i soldi dai conti correnti, poiché preferiscono mantenere i loro risparmi in contanti durante una crisi ( come già accaduto nel corso della crisi finanziaria del 2008).

Così ha dichiarato al Financial Times il capo economista della Bce Philip Lane:

“Quest’anno c’è stato un notevole aumento dei risparmi delle famiglie. E una delle grandi questioni macro che dovremo porci è quanto durerà questo ritardo delle famiglie nei consumi”.

Il timore degli economisti, infatti,  è che la riluttanza dei consumatori a spendere i soldi risparmiati potrebbe privare i rivenditori europei colpiti dalla pandemia dello slancio necessario per risalire dalla peggiore recessione dal Dopoguerra ad oggi.

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