
Estorsione, traffico di influenze illecite e turbativa d’asta – Gravissime accuse all’ex braccio destro di Appendino
I carabinieri della procura di Torino hanno perquisito l’abitazione e sequestrato computer e cellulare di Luca Pasquaretta, soprannominato il “pitbull”, ex braccio destro della sindaca Chiara Appendino , suo portavoce, già travolto dal precedente scandalo di una consulenza da 5mila euro per una prestazione poco chiara, forse inesistente, alla Fondazione del Salone del Libro.
Contro Pasquaretta, ora assistente della viceministra Laura Castelli, torinese, accuse pesantissime: estorsione, traffico di influenze illecite e turbativa d’asta.
Sono proseguite infatti nei suoi confronti le indagini del pm Gianfranco Colace che stanno facendo emergere ulteriori scenari inquietanti: l’ex braccio destro avrebbe ricattato proprio Chiara Appendino, che ora è parte lesa dell’inchiesta, minacciandola, qualora non gli avesse assegnato un nuovo importante incarico, di fare rivelazioni compromettenti.
Le indagini chiariranno se l’estorsione abbia avuto buon esito.
Nell’inchiesta si è presentato intanto davanti al pm anche Alberto Sacco, assessore al commercio di Torino, come persona informata sui fatti.