
Fase 3, continua la crisi a Torino: -50% di fatturato per negozi e ristoranti, l’allarme di Ascom
Restano in affanno a Torino il commercio e la ristorazione dopo le prime settimane di Fase 3 e i tentativi di un progressivo ritorno alla normalità.
Secondo gli ultimi dati di Ascom, in città si registra un calo del 50% del fatturato per negozi e ristoranti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Dati che sono stati amplificati nella giornata della tradizionale Festa di San Giovanni, di solito una grande opportunità per negozi e ristorazione.
Quest’anno la Festa di San Giovanni è stata ‘virtuale’, con effetti evidenti sui consumi.
“Il web non può sostituire le trecentomila persone che ogni anno animavano la festa del Santo Patrono – ha dichiarato all’Ansa la presidente di Ascom Maria Luisa Coppa, che ha aggiunto:
“Inutile negare che una così sentita partecipazione ha sempre avuto delle importanti ricadute economiche su tutta la città. La sperimentazione in streaming della festa di San Giovanni, resa necessaria dalle misure di sicurezza, nonostante gli appelli, ha dimostrato tutti i limiti della virtualità che tiene le persone incollate a uno schermo. Penso agli effetti dello smart working sui bar, ristoranti e negozi vicini a grandi aziende ed uffici pubblici o ad una città svuotata dai suoi centomila studenti universitari fuori sede”.
“Per riaccendere le luci su Torino – ha concluso Coppa, ripresa dall’Ansa – “è necessario coinvolgere tutte le forze della Città e le imprese nella programmazione di appuntamenti di grande richiamo, coniugando il bisogno di ritorno alla normalità con la sicurezza di tutti”.