“Fatto inaccettabile, calpestata la dignità della lavoratrice” – Il caso dell’operatrice licenziata arriva in Consiglio
Ha alzato un polverone il caso di Aicha Elisabethe Ounnadi, 40 anni, licenziata dall’azienda Cidiu dove lavorava da 11 anni per aver preso un monopattino, regalato al figlio di 8 anni.
Il regolamento del Cidiu, azienda che si occupa di raccolta rifiuti, precisa che “non è ammesso appropriarsi dei beni provenienti dalla raccolta dei rifiuti“: alla donna è stata inviata la lettera di licenziamento per giusta causa.
Il mondo è crollato addosso ad Aicha che ha tentato di giustificarsi: il monopattino le sarebbe stato consegnato da una collega, senza che lei sapesse da dove provenisse “Non sono una ladra” ha ripetuto la donna.
Il caso ora approda in Parlamento, con un’interrogazione presentata da Nicola Frattoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana “Questo fatto dimostra ancora una volta lo scarso rispetto del nostro Paese per i lavoratori. Basterebbe spesso un po’ di buon senso per risolvere in ben altro modo vicende di questo tipo”.
Rincara la dose il Movimento 5 Stelle “È stata calpestata la dignità della lavoratrice e della famiglia, il licenziamento di Aicha è un fatto inaccettabile” ha dichiarato il capogruppo Regionale del Movimento 5 Stelle Francesca Frediani, pronta a presentare un’interrogazione in Consiglio per un intervento dell’assessorato al Lavoro in difesa della donna.