“Abbiamo litigato e ho perso la testa” sono queste le parole di Francesco Borgheresi, militare fiorentino di 41 anni che ha confessato al pm Alberto Braghin l’omicidio di Mihaela Apostolides avvenuto ieri, 22 Maggio, a Cuneo.
La donna, 44 anni, di origine romena, era da quasi 15 anni residente in provincia di Cuneo. I due avevano avuto una relazione, iniziata nel 2018.

Il litigio  è sfociato nel sangue, secondo la confessione di Borgheresi.

L’uomo, dall’interno di una Panda parcheggiata davanti all’Auchan di Cuneo ha sparato a bruciapelo alla vittima, 4 colpi al petto e al fianco che non hanno lasciato scampo alla donna

Borgheresi, ha raccontato inoltre di essere uno dei bambini nati e vissuti nella comunità Il Forteto di Vicchio, in provincia di Firenze.
La comunità toscana è stata al centro di un processo per violenza sessuale e maltrattamenti che si è concluso con numerose condanne, fra queste anche quella di Rodolfo Fiesoli, l’uomo che gestiva la comunità, condannato a 14 anni e 10 mesi.

L’associazione di vittime del Forteto ha commentato il tragico fatto di Cuneo:
“Dolore, tragedia nella tragedia e ancora dolore. Non basta il commisariamento del Forteto, non bastano le sentenze, le commissioni d’inchiesta, riconoscere di aver sbagliato. Se si vuole evitare che accadano ancora fatti come quello di ieri, il Forteto deve essere chiuso per sempre”.