
Galimberti: “La scuola è diventata una clinica psichiatrica”. E scoppia la polemica: la risposta di un Prof

Galimberti: “La scuola è diventata una clinica psichiatrica”. E scoppia la polemica
Le recenti dichiarazioni del filosofo e psicoanalista Umberto Galimberti hanno acceso un ampio dibattito nel mondo dell’istruzione. Durante un incontro promosso da Confartigianato Vicenza, Galimberti ha paragonato la scuola primaria a una sorta di “clinica psichiatrica”, evidenziando l’elevato numero di certificazioni per disturbi dell’apprendimento. Secondo lui, molti genitori tenderebbero a privilegiare la promozione scolastica dei figli piuttosto che la loro effettiva formazione, cercando diagnosi che possano agevolare il percorso scolastico.
Le sue parole hanno suscitato reazioni contrastanti, tra cui quella di Enrico Galiano, insegnante e scrittore, che ha voluto rispondere pubblicamente al suo ex docente universitario.
Attraverso un intervento pubblicato su ilLibraio.it e rilanciato sui social media, Galiano ha ribadito che le neurodivergenze non sono da considerarsi un difetto, ma piuttosto un differente modo di funzionamento del cervello. Ha paragonato questa diversità ai diversi sistemi operativi dei computer, sottolineando che necessitano di strumenti specifici per poter esprimere il proprio potenziale.
Inoltre, ha ricordato che la letteratura scientifica testimonia l’esistenza di questi disturbi già nei primi testi medici del XX secolo.
Per supportare il suo punto di vista, Galiano ha citato una ricerca pubblicata nel 2019 sul Journal of Learning Disabilities, secondo cui il 40% degli studenti con neurodivergenze rischia di abbandonare gli studi in assenza di supporti adeguati.
“Non sono semplici aiuti – Ha aggiunto il prof -“ma strumenti compensativi di tipo adattivo come gli occhiali per un miope. Prima della legge 170 del 2010, quanti studenti abbiamo perso per strada etichettandoli come pigri o incapaci, quando erano solo neurodivergenti che avrebbero potuto eccellere con il giusto supporto?”