
Generale rimosso dopo il discorso “ribelle” agli Allievi – Ecco perché gli hanno tolto l’incarico

Generale rimosso dopo il discorso “ribelle” agli Allievi.
Un cambiamento di rotta che ha fatto storcere il naso ai vertici dell’Arma. Il generale Pietro Oresta, fino a pochi giorni fa comandante della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze, è stato sollevato dal suo incarico a seguito di un discorso che ha pronunciato davanti ai giovani allievi. Le sue parole, improntate alla centralità del benessere psicofisico delle persone rispetto all’obbedienza cieca, hanno suscitato perplessità all’interno della struttura gerarchica dell’Arma.
Le frasi che hanno scatenato la rimozione
Durante il suo intervento, Oresta ha affermato: «Ricordatevi che la vostra salute, e quella delle vostre famiglie, vale più di qualunque ordine o procedura». Un’affermazione inusuale in un contesto militare, che ha fatto emergere l’idea di una leadership più umana e attenta ai bisogni personali dei militari. L’ex comandante ha anche sottolineato quanto a volte i piccoli gesti di gentilezza possano avere un valore maggiore rispetto ai successi operativi, dicendo: «Aiutare un anziano ad attraversare la strada vale più che arrestare venti persone e sequestrare tonnellate di droga».
Queste parole hanno rappresentato, per alcuni, un messaggio “troppo alternativo” rispetto alla tradizione militare, che pone al centro la disciplina, l’obbedienza e la struttura gerarchica. Il Comando generale ha quindi deciso di destituirlo a partire dal 28 giugno, senza fornire commenti ufficiali sulla vicenda.
Il contesto delicato dell’accademia di Firenze
L’Accademia di Firenze era già finita sotto i riflettori nell’aprile del 2024, quando l’allieva Beatrice Belcuore, 25 anni, si tolse la vita. Un fatto tragico che aveva sollevato interrogativi sul clima interno alla scuola, sebbene l’inchiesta giudiziaria abbia escluso responsabilità dirette dell’istituto o dei suoi superiori, attribuendo il gesto a un disagio personale. Tuttavia, il riferimento implicito a quel caso nel discorso di Oresta è stato interpretato da molti come un atto di rottura.
Reazioni e polemiche: parla il sindacato
Nonostante il silenzio mantenuto dal generale Oresta dopo la sua rimozione, a intervenire in sua difesa è stato il sindacato dei carabinieri Unarma. Il segretario generale Antonio Nicolosi ha definito la rimozione come un atto ingiusto e incomprensibile: «Ha parlato da padre di famiglia, con parole che non hanno arrecato alcun danno all’amministrazione. È stato di fatto esautorato per un discorso umano e sincero».
Un messaggio che divide
Le parole di Oresta sembrano aver toccato un nervo scoperto. Da un lato, un Arma che rivendica rigore e disciplina, come ha ribadito anche il comandante generale Salvatore Luongo con un messaggio velato durante una recente cerimonia: «La disciplina è il collante di un’organizzazione complessa… un dovere morale e un atto di fedeltà assoluta». Dall’altro, una crescente sensibilità – anche nel mondo militare – verso il benessere mentale e fisico del personale, soprattutto dopo episodi tragici come quello che ha coinvolto la giovane Belcuore.