Giulio Regeni a due anni dalla morte manca ancora la verità
Giulio Regeni domani una fiaccolata per ricordarlo
Giulio Regeni a due anni dalla morte
Era il 25 gennaio 2016 quando si perdevano le tracce di Giulio Reggine. Poi, pochi giorni dopo, il 3 febbraio, veniva ritrovato il corpo del ricercatore italiano orribilmente torturato. Sono trascorsi due anni da quel 25 gennaio e ancora non si sa chi sia stato e chi il mandante dell’omicidio del giovane connazionale.
Manifestazioni in tutta Italia
Per questo motivo, in occasione del secondo anniversario della scomparsa, Amnesty International propone nuovamente un momento condiviso di richiesta di verità. Domani, giovedì 25 gennaio, in decine di città italiane si accenderanno migliaia di candele alle 19.41, l’ora esatto in cui due anni fa in cui Giulio venne visto vivo per l’ultima volta.
A Torino l’appuntamento è in piazza Castello, davanti al Palazzo della Giunta Regionale del Piemonte, a partire dalle ore 19. Hanno aderito la Regione Piemonte, la Città di Torino e numerosi Comuni della Città Metropolitana, i cui rappresentanti saranno presenti alla fiaccolata.
Ancora troppe domande senza risposta
“In questo secondo anniversario di lutto e di domande che la famiglia Regeni fa da 24 mesi senza ottenere risposte, è fondamentale non consegnare Giulio alla memoria, rinunciando a chiedere la verità” – ha dichiarato Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia.
“Noi proseguiamo a coltivare una speranza: che quell’insistere giorno dopo giorno a chiedere la verità, quelle iniziative che quotidianamente si svolgono in Italia e non solo producano il risultato che attendiamo: l’accertamento delle responsabilità per la sparizione, la tortura e l’uccisione di Giulio. Quella verità la deve fornire il governo egiziano e deve chiederla con forza quello italiano” – ha concluso Marchesi.