
Grillo torna a parlare di Tav: “Salvini rivedrà il progetto, governo non si spacca. Madamìn Si Tav? Passatelle pacchiane”

Beppe Grillo torna a parlare delle vicende di governo, riferendosi in particolare alla questione Tav, che vede una distanza netta fra Lega e Movimento 5 Stelle.
Secondo il fondatore dei 5Stelle il governo non si spaccherà su questo tema e rivolgendosi a Salvini come “sceriffo”, spiega che il leader della Lega è pronto a rivedere il progetto e il governo dunque non si spaccherà:
“Salvini, lo sceriffo, dice che si può rivedere il progetto, il governo non si spaccherà su una cosa del genere” – scrive Beppe Grillo sul suo blog. Poi si rivolge alle ormai note “madamìn” torinesi che hanno portato in piazza migliaia di persone al grido Sì tav:
“Migliaia di passatelle invadono le piazze a Torino, come api pacchiane sostenendo che essere ‘sì Tav’ vuol dire credere nel progresso, nella crescita. Secondo me è inutile e costa più del reddito di cittadinanza ma… cosa mi viene in mente!”.
Quindi aggiunge:
“Il seme della discordia è nel mainstream e vengono coinvolti dotti, medici e sapienti di ogni provenienza sino ad ottenere idiozie quasi perfette, staminali. Questo significa che l’opera non è più concepibile dalla mente, ed alla mente non riguarda. Il suo potenziale distruttivo sull’ambiente ed i suoi costi sono sviliti a quisquilie perché, parlando di piramidi, non è necessario che nulla abbia un senso. La Tav è un braccio di ferro fra tutti con tutti, perché nessuno sente che la questione lo riguarda per davvero, è solo la linea di separazione fra civiltà e caos, che cazzo ce ne frega. Il futuro non è la globalizzazione, la scomparsa del lavoro umano, l’intelligenza artificiale, buco si e buco no. No, su questo muro vale la pena di sbattere, se è possibile andare su Marte, è anche possibile sapere se ci sarà o meno un vantaggio: il/la Tav non dovrà rimanere un bluff non visto nelle mani di nessuno, vale la pena tornare all’età della pietra; perché non c’è neppure un millesimo di metafora in questa faccenda, è stramaledetta realtà!”.