Uno scontro alla don Camillo e Peppone quello andato in scena in questi giorni a Nichelino, comune alle porte di Torino.

Dopo la decisione del Comune di distribuire preservativi durante le celebrazioni di San Matteo, patrono della città, che si terranno domenica, è scattata la protesta dei parroci, contrari alla diffusione del kit con profilattici che secondo l’amministrazione guidata da Giampiero Tolardo (centrosinistra) avrebbe avuto l’obiettivo di sensibilizzare il gran numero di giovani che presenti alla Festa.

La distanza fra le posizioni è arrivata a tal punto che i parroci hanno addirittura annullato la processione con questa motivazione:
“Preferiamo distinguere il momento religioso, per cui nasce questa festa, dalle altre iniziative in calendario. Non riconoscendoci in una festa che, date le scelte fatte, non ci appartiene, con grande sofferenza siamo, in coscienza, obbligati a proseguire per la nostra strada. Non entriamo nel merito della questione umana e morale che suscita, per la sua forma, le nostre perplessità e che ci interroga sul rischio della banalizzazione di una realtà fondamentale quale la sessualità – scrivono i sacerdoti in un comunicato diffuso – “Per la comunità cristiana, da sempre presente nel tessuto sociale di Nichelino come parte attiva nel servizio dei giovani, delle famiglie e dei bisognosi, rispettosa della laicità intesa come spazio di dialogo e collaborazione, risulta difficile capire il senso di questa scelta”.

No quindi al progetto del Comune. I sacerdoti hanno deciso non solo di annullare la processione ma anche di spostare la messa della mattina solitamente celebrata in piazza Polesani nel Mondo, davanti ad una vasta platea di fedeli (e non) nella chiesa della Santissima Trinità.

L’Amministrazione dal canto suo ha appreso questa notizia con stupore e amarezza, rimarcando il fatto che non si tratta della prima volta in cui alla festa patronale sono state portate avanti iniziative sulla prevenzione delle malattie sessuali.
“Una scelta totalmente anacronistica e poco comprensibile”, in sintesi, è il pensiero del sindaco Tolardo.

Una battaglia sul preservativo erano in pochi ad aspettarsela, ma a Nichelino è successo anche questo: intanto la processione e la messa in piazza sono annullate, in uno scontro fra Comune e parrocchia che forse non si vedeva dai tempi di Guareschi.