
IL CASO – Prostitute affollano ancora le strade di Torino, poi prendono l’autobus rischiando di diffondere il virus
La segnalazione arriva da chi si trova spesso a bordo dell’autobus che porta alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Una segnalazione già presentata alle forze dell’ordine ma che ancora non ha portato alla risoluzione del problema.
Lungo il viale che conduce alla palazzina di Caccia, in barba alle vigenti restrizioni per l’emergenza coronavirus, le prostitute offrono ancora (e come se nulla fosse) le proprie prestazioni.
Alcune pattuglie, di tanto in tanto, transitano da quella strada. Ma le lucciole evidentemente hanno gioco facile a nascondersi: vedono infatti le luci blu in lontananza e rapidamente trovano un riparo.
Il loro mestiere è il più antico del mondo non a caso: infatti non mancano mai i clienti, nemmeno in tempi di limitazione degli spostamenti: chi va con le prostitute non si preoccupa certamente di essere o non essere contagiato, di essere sintomatico o asintomatico. E a questo punto non c’è da stupirsi se fossero positive anche alcune lucciole.
Inoltre, per recarsi in quella zona, le prostitute usano gli autobus rischiando di lasciare residui a bordo o infettare altri passeggeri, se sono stati a contatto con clienti contagiati .
A quanto emerge, infine, i bus di linea non hanno nessun tipo di controllo. Perciò chi si sposta con questi mezzi ha la tranquillità di poterlo fare impunemente. E ci sarebbero diverse persone che viaggiano senza un motivo valido.
Insomma, una situazione incresciosa, in un momento di estrema emergenza, sulla quale coloro che hanno inviato la segnalazione chiedono un intervento delle forze dell’ordine.