
Il Nobel Parisi: “Ho convinto l’Intelligenza Artificiale che 5×4 fa 25. Ecco i suoi limiti”

Parisi: “Ho convinto l’Intelligenza Artificiale che 5×4 fa 25. Ecco i suoi limiti
Il fisico Giorgio Parisi, premio Nobel, ha voluto mettere alla prova i limiti dell’Intelligenza Artificiale con un esperimento curioso: convincere un sistema di IA che 5 per 4 fosse uguale a 25. Inizialmente, il programma ha fornito la risposta esatta, ma, dopo l’insistenza dello scienziato, ha finito per accettare l’errore e modificare la sua risposta.
In un’intervista a La Repubblica, Parisi ha raccontato anche un altro episodio: interrogando l’IA sul presidente dell’Accademia dei Lincei, il sistema ha attribuito il titolo in modo errato al fisico Roberto Antonelli, invece che al filologo realmente in carica. Anche dopo essere stato corretto, l’algoritmo ha mostrato incertezza, rispondendo con una frase ambigua: “Questo è un mistero da risolvere”.
I limiti del ragionamento dell’IA
Secondo Parisi, questi episodi dimostrano che l’Intelligenza Artificiale non ragiona in modo autonomo, ma si limita a prevedere la parola successiva in base ai dati con cui è stata addestrata.
Lo scienziato ha sottolineato alcuni aspetti chiave:
L’IA è un enorme riassunto di tutto ciò che è presente sul web, senza un vero ragionamento logico. È stata definita un “pappagallo stocastico”, perché ripete e rielabora informazioni senza comprenderne realmente il significato. Ma non ha una rappresentazione concreta del mondo reale, quindi non può adattarsi autonomamente a situazioni nuove o correggere i propri errori senza input esterni.
Un esempio pratico riguarda la navigazione stradale: se si chiede all’IA il percorso migliore tra due punti, il sistema fornisce una risposta basata su dati esistenti, ma non è in grado di ricalcolare il tragitto in tempo reale in caso di deviazioni, perché non possiede una mappa dinamica della realtà.
L’importanza dello spirito critico e dell’educazione
Un’altra questione sollevata da Parisi riguarda l’affidabilità delle risposte fornite dall’IA. Il suo comportamento dipende dai dati con cui viene addestrata:
Infatti, se il sistema legge solo fonti scientifiche, restituirà risposte basate sulla scienza. Se invece viene esposto a teorie complottiste o informazioni errate, potrà fornire risposte distorte e fuorvianti.
Per questo motivo, Parisi ha lanciato un messaggio ai giovani: lo studio e il pensiero critico sono fondamentali. L’IA non fornisce sempre le fonti delle sue risposte, quindi è necessario verificare le informazioni prima di accettarle come corrette.
Infine, il fisico ha sottolineato che l’Intelligenza Artificiale dipende ancora completamente dall’intelligenza umana. Senza il contributo costante di nuove conoscenze e ricerche, la sua crescita si arresterebbe, limitandosi a rielaborare dati già esistenti senza creare nulla di realmente innovativo.