
Il Piemonte ha una nuova legge sulla gestione dei rifiuti

Con 28 voti favorevoli, 7 contrari e 8 non votanti, il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge numero 217 riguardante le norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e le modifiche alle leggi regionali numero 44/2000 e 7/2012.
La normativa opera una integrale revisione della legislazione di settore, comprendendo in un unico testo la disciplina di alcune materie sinora previste da più leggi.
Sono stati quasi 270, nel corso di alcune sedute consiliari, gli emendamenti presentati in Aula in materia di gestione dei rifiuti, una ventina quelli proposti dalla Giunta il resto da parte delle opposizioni.
Con l’attuale riforma la governance viene modificata e trasferita, come competenza, dalla Provincia alla Regione, spettando ai Comuni la responsabilità di raccolta e conferimento dei rifiuti.
Viene disciplinato il livello organizzativo del sistema di raccolta, a salvaguardia della programmazione del singolo consiglio comunale che lo porterà all’attenzione dell’assemblea dei sindaci, corrispondente agli attuali consorzi mentre a livello di pianificazione il territorio è coincidente con le Province.
La nuova normativa prevede che la gestione dei rifiuti sia effettuata nel rispetto dei principi di prevenzione, riduzione della produzione, del riuso e della minimizzazione del quantitativo di rifiuto urbano non inviato al riciclaggio.
In particolare, oggetto della legge sono gli strumenti di pianificazione regionale, l’organizzazione del sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani e speciali, il tributo speciale per il deposito in discarica e il sistema sanzionatorio e vengono fissati gli obiettivi di produzione annua pro capite. Dai 190 chilogrammi previsti per il 2018 si passerà ai 159 nel 2020. Per Torino Città Metropolitana, la cui situazione è considerata più difficile, sono stati accordati due anni in più.