
Il Piemonte sospende Astrazeneca – Cosa cambia per chi attende la seconda dose
La comunicazione arriva dalla Regione Piemonte. A chi è convocato domani per la prima dose e ha meno di 60 anni le Asl hanno ricevuto indicazione di somministrare, se possono e lo hanno disponibile, un vaccino alternativo ad AstraZeneca. Dove non possibile andranno riprogrammati gli appuntamenti.
Per i richiami sarà necessario per forza riprogrammare perché si attendono le indicazioni ufficiali sull’uso di un vaccino alternativo come seconda dose. La Regione ha invitato le Asl a contattare direttamente queste persone, laddove possibile, per evitare che si presentino a vuoto, spiegando loro il motivo dell’annullamento della somministrazione e rassicurarli che saranno contatti il prima possibile non appena avremo indicazioni sull’impiego dei vaccini mRNA Pfizer e Moderna come richiami per AstraZeneca.
Gli under60 che hanno ricevuto AstraZeneca sono 115.631 (di questi 66.151 hanno già ricevuto anche il richiamo). Per cui le seconde dosi da riprogrammare sono 49.480. Dei 115 mila under60, gli under30 che hanno ricevuto AZ sono 14.686 (di questi 8.900 hanno ricevuto già la seconda dose). I richiami di AZ under60 programmati tra sabato e domenica sono 3.729.
IL PIEMONTE SOSPENDE SOMMINISTRAZIONE ASTRAZENECA AGLI UNDER60.
In attesa di ricevere dalle autorità sanitarie nazionali la nota ufficiale relativa alle nuove modalità di utilizzo del vaccino AstraZeneca, la Regione Piemonte ha deciso in via precauzionale di sospendere la somministrazione delle prime dosi e dei richiami di AZ alla popolazione under60.
Non appena sarà chiarita con nota ufficiale dall’autorità sanitaria nazionale anche la procedura per effettuare i richiami di AstraZeneca mediante i vaccini alternativi Pfizer e Moderna, la Regione darà immediata attuazione alla riprogrammazione delle seconde dosi.