09/08/2019

Cronaca

“Il Po a Torino è una discarica di plastica” – Mille tonnellate nel fiume, è un dramma

CONDIVIDI

I dati allarmanti sono stati diffusi in seguito al monitoraggio delle microplastiche nelle acque fluviali.

Lo studio è il primo di questo genere in Italia e uno dei primi effettuati al mondo. Si tratta di un dossier realizzato dallo European Reserch Institute e presentato al ‘Keep Clean and Run’, evento di sensibilizzazione ambientale arrivato alla sua quinta edizione.

Secondo l’analisi degli esperti, ogni giorno superano i confini a sud di Torino e sono trasportati dalla corrente del fiume circa 20 chilogrammi di piccoli frammenti che diventano 3000 kg quando il corso d’acqua esce dalla provincia di Torino . Sono in larga parte corpuscoli piccolissimi, di dimensioni comprese tra 0,3 e 5 millimetri, difficili da tracciare.

Lo studio ha previsto sette tappe: dalla sorgente di Pian del Re (nel Cuneese) alla foce di Pila, in provincia di Rovigo.
Due dei punti di controllo sono stati collocati nel Torinese: in entrata a Pancalieri e in uscita a Chivasso, con l’obiettivo di valutare l’impatto di città e provincia sulla quantità di materiale plastico che purtroppo viene trascinata dal fiume.

I risultati dicono che in un anno, a Torino, arrivano circa 7 tonnellate di minuscoli pezzettini e ne escono oltre 1000 tonnellate.

“Un risultato drammaticamente sorprendente” – ha dichiarato al quotidiano La Stampa Franco Borgogno, a capo del team di ricercatori che hanno effettuato lo studio. “Pensiamo inoltre – ha aggiunto- “che tutte le stime sono state effettuate per difetto, considerando solo il materiale presente in superficie, non quello accumulato sull’alveo».

I minuscoli frammenti di plastica sono come una massa invisibile. “Bisogna immaginarla come una nuvola di smog – ha aggiunto Borgogno – “Ormai è dimostrato che i frammenti sono volatili e si disperdono anche per via aerea”.

Oltre ai minuscoli frammenti, non mancano i rifiuti di grandi dimensioni che per latro non vengono presi in considerazione dallo studio e che darebbero risultati ancor più preccupanti.

Quindi l’importante invito del ricercatore: “La scienza sta studiando gli effetti della dispersione della plastica nell’ambiente. Ora l’unica cosa da fare è agire con le nostre scelte per cercare di ridurne al massimo l’utilizzo”.

Tags

plastica

Po

13/04/2025 

Territorio

Sorpresa a Torino – In piena notte arriva la star Alan Cumming in piazza Castello. Sorpresa fra i passanti

Sorpresa a Torino – In piena notte arriva la star Alan Cumming in piazza Castello. I […]

leggi tutto...

13/04/2025 

Territorio

Torino – “Mio fratello si è ucciso dopo una truffa online”: l’appello al Presidente Mattarella

Una tragedia silenziosa, figlia di un dolore nascosto dietro lo schermo di un cellulare. È quella […]

leggi tutto...

13/04/2025 

Economia

Dazi, nuovo colpo di scena – Trump esclude Smartphone e computer per evitare i prezzi alle stelle. Le ultime

Dazi, nuovo colpo di scena – Trump ora esclude Smartphone e computer per evitare i prezzi […]

leggi tutto...

12/04/2025 

Sport

Capolavoro Musetti – Batte anche De Minaur, ora la finalissima con Alcaraz a Montecarlo

Capolavoro Musetti – Batte anche De Minaur, ora la finalissima con Alcaraz Lorenzo Musetti si è […]

leggi tutto...

12/04/2025 

Territorio

Piemonte – Tronzano: “I nostri prodotti sono più forti dei dazi di Trump. Ora serve un patto con le banche per finanziare le imprese”

Le imprese piemontesi non temono i dazi USA, la Regione prepara un piano per sostenere l’export […]

leggi tutto...

10/04/2025 

Territorio

I migliori Oli Extravergine d’Italia 2025 – Ecco i premiati dal Gambero Rosso (c’è anche un Piemontese)

I migliori Oli Extravergine d’Italia 2025 – Ecco i premiati dal Gambero Rosso  Dopo 25 anni […]

leggi tutto...
Privacy Policy Cookie Policy