Istat, in Italia nascite ai minimi storici – Il crollo per il 15esimo anno consecutivo. I dati
Istat, in Italia nascite ai minimi storici – In calo per il 15esimo anno consecutivo. I dati
Le nascite in Italia hanno raggiunto il loro livello più basso di sempre, segnando il 15° anno consecutivo di declino. Secondo i dati Istat, ci sono stati 379mila nati residenti in Italia, con una diminuzione del 3,6% rispetto al 2022 e del 34,2% rispetto al 2008, l’ultimo anno di aumento delle nascite.
Il tasso di natalità è sceso al 6,4 per mille, mentre il tasso di fertilità è a 1,2 bambini per donna, vicino al minimo storico.
Nonostante ci siano stati circa 282 mila decessi in più rispetto alle nuove nascite, la popolazione complessiva è diminuita di sole settemila unità, raggiungendo 58,99 milioni, grazie all’arrivo di nuovi immigrati e al ritorno degli emigrati italiani.
Un calo di oltre un milione di persone
Negli ultimi dieci anni, la popolazione è diminuita di oltre 1,36 milioni di persone. Nel 2023, quasi un residente su quattro aveva più di 65 anni, con il numero di ultraottantenni superiore a quello dei bambini sotto i 10 anni. La diminuzione delle nascite è dovuta sia alla contrazione della fecondità che alla riduzione della popolazione femminile in età riproduttiva.
“La riduzione della natalità riguarda indistintamente nati di cittadinanza italiana e straniera”, si legge nella nota Istat. “Questi ultimi, pari al 13,3 per cento del totale dei neonati, sono 50mila, 3mila in meno rispetto al 2022”.
Infine, le condizioni sociali ed economiche generali in Italia inducono a posticipare sempre più di più la nascita del primo figlio: “In tale contesto – sottolinea l’Istat – ” riparte la posticipazione delle nascite, fenomeno di significativo impatto sulla riduzione generale della fecondità, dal momento che più si ritardano le scelte di maternità più si riduce l’arco temporale disponibile per le potenziali madri”.
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