
Ivrea – Il presidente del Tribunale si è arreso: non ci sono magistrati, slitta il processo per la strage di Brandizzo

Ivrea – Non ci sono magistrati, slitta il processo per la strage di Brandizzo
Il Tribunale di Ivrea sta affrontando una grave crisi dovuta alla carenza di magistrati, che potrebbe causare il rinvio di importanti processi, tra cui quelli relativi alla strage ferroviaria di Brandizzo e all’incidente delle Frecce Tricolori a San Francesco al Campo.
A causa dell’organico ridotto, il presidente vicario Alessandro Scialabba ha stabilito che le udienze preliminari e le citazioni a giudizio degli imputati in stato di libertà saranno fissate solo dopo il 30 novembre 2025. Fanno eccezione solo i procedimenti urgenti, come quelli che coinvolgono persone detenute.
Questa decisione rischia di posticipare significativamente il corso della giustizia in due casi che hanno avuto un forte impatto sull’opinione pubblica. La mancanza di giudici ha lasciato l’ufficio Gip/Gup con solo due magistrati, mentre il tentativo di trasferire un giudice da Aosta è stato bloccato dal CSM. Per cercare di tamponare l’emergenza, alcuni giudici civili si sono offerti di svolgere anche funzioni penali.
Oltre alla carenza di magistrati, la Procura di Ivrea è alle prese con una grave mancanza di polizia giudiziaria e personale amministrativo. Il numero di investigatori disponibili è nettamente inferiore a quello previsto, e l’arretrato giudiziario continua a crescere. Anche la nomina del nuovo presidente del Tribunale è ancora incerta, creando ulteriori difficoltà nella gestione delle attività giudiziarie.
Nel frattempo, i parenti delle vittime della tragedia ferroviaria di Brandizzo e dell’incidente aereo delle Frecce Tricolori temono che la lunga attesa per le udienze preliminari possa ritardare ulteriormente l’accertamento delle responsabilità.
La strage di Brandizzo
Il 30 agosto 2023, cinque operai persero la vita investiti da un treno in transito mentre lavoravano sui binari della stazione di Brandizzo. L’indagine della Procura si concentra sulle possibili violazioni delle norme di sicurezza, con l’ipotesi che il cantiere fosse stato aperto senza le necessarie autorizzazioni.
Quindici persone, tra cui dirigenti di diverse aziende coinvolte nei lavori ferroviari, sono state iscritte nel registro degli indagati per disastro ferroviario e omicidio colposo o con dolo eventuale. L’indagine è ancora in corso, ma anche se venisse chiusa a breve, la mancanza di magistrati potrebbe far slittare l’udienza preliminare di quasi un anno.
L’incidente delle Frecce Tricolori
Il 16 settembre 2023, un aereo della pattuglia acrobatica nazionale si schiantò durante un’esibizione, provocando la morte della piccola Laura Origliasso, che viaggiava in auto con la sua famiglia. L’inchiesta mira a stabilire le cause dell’incidente, con l’ipotesi che un impatto con un volatile possa aver causato il guasto al velivolo.
Gli accertamenti tecnici, avviati con ritardo per la complessità delle operazioni, sono ancora in corso. Anche in questo caso, la difficoltà nel fissare le udienze preliminari rischia di allungare notevolmente i tempi della giustizia.
In un sistema già sovraccarico, la lentezza della macchina giudiziaria potrebbe tradursi in un’ingiustizia per le vittime e le loro famiglie.