
Juve, Elkann rifiuta l’offerta da 1 miliardo di Tether: “Noi e Agnelli qui da più di un secolo. Non si vende”
La Juventus resta saldamente nelle mani della famiglia Agnelli. Dopo le prime indiscrezioni e la successiva smentita sull’esistenza di una trattativa per la cessione del club, è arrivata anche la risposta ufficiale di Exor all’offerta avanzata da Tether, socio di minoranza, interessato ad acquisire l’intero pacchetto azionario bianconero. La holding ha chiarito in modo netto la propria posizione, chiudendo ogni spiraglio a una possibile vendita.
Attraverso un comunicato formale, Exor ha reso noto che il consiglio di amministrazione ha “respinto all’unanimità una proposta spontanea presentata da Tether Investments”. Nella stessa nota viene ribadita con fermezza la linea già espressa in passato, ovvero “le sue precedenti e coerenti dichiarazioni di non avere intenzione di vendere alcuna delle sue azioni Juventus a terzi, inclusa, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, Tether, con sede a El Salvador”. Una presa di posizione che non lascia spazio a interpretazioni e conferma la volontà di mantenere il controllo del club.
La risposta di Exor arriva dopo giorni di grande attenzione mediatica e speculazioni sul futuro societario della Juventus, alimentate dall’interesse manifestato dal colosso legato alle criptovalute. La famiglia Agnelli ha voluto sottolineare ancora una volta il legame storico che la unisce al club, rafforzando l’idea di continuità e stabilità.
Nel comunicato ufficiale, infatti, viene evidenziato come “La Juventus è un club storico e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono azionisti stabili e orgogliosi da oltre un secolo, e rimangono pienamente impegnati nel Club, supportando il suo nuovo team dirigenziale nell’attuazione di una strategia chiara per ottenere risultati solidi sia dentro che fuori dal campo”. Parole che ribadiscono non solo il valore sportivo della società, ma anche l’impegno concreto nel progetto di rilancio.