
Juve, tanti auguri a Michel Platini – “Le Roi” compie 70 anni

Juve, tanti auguri a Michel Platini – “Le Roi” compie 70 anni.
Michel Platini, nato il 21 giugno 1955, festeggia oggi i suoi 70 anni. È stato uno dei più grandi protagonisti del calcio mondiale e una delle icone della Juventus negli anni ’80. Il suo arrivo a Torino avviene poco prima del Mondiale del 1982, grazie all’intuizione della dirigenza bianconera composta da Gianni Agnelli, Giampiero Boniperti e Giovanni Trapattoni. All’epoca, Boniek era già stato acquistato, ma quando si presentò l’occasione di portare via Platini dal Saint-Étienne, fu impossibile dire di no. Con la maglia numero 10 e una classe da regista offensivo, Platini avrebbe dato vita a un’epoca d’oro per la Juventus.
La squadra bianconera vissuta tra l’inizio e la metà degli anni ’80 è ancora oggi ricordata come una delle più spettacolari di sempre. In tre stagioni, arrivarono lo scudetto, la Coppa delle Coppe, la Coppa dei Campioni, la Supercoppa UEFA, l’Intercontinentale e la Coppa Italia. Il simbolo di quel periodo è proprio Platini, originario della Lorena ma con radici italiane, precisamente piemontesi.
Un’epoca irripetibile
Oltre a essere stato un campione in campo, Platini rappresenta un’intera generazione di fuoriclasse che ha illuminato il calcio italiano: da Falcao a Zico, passando per Maradona, Rummenigge, Krol e lo stesso Boniek. Michel si distingue per la capacità di coniugare eleganza e concretezza: mai un gesto fine a sé stesso, ma sempre al servizio della squadra. Nei suoi primi tre campionati in Italia vince per tre volte consecutive la classifica dei marcatori.
Il pupillo dell’Avvocato
Il legame tra Platini e Gianni Agnelli fu profondo. L’Avvocato lo considerava una sorta di erede spirituale di Sivori, che una volta dichiarò: “Io ero il vizio dell’Avvocato, poi è arrivato Platini”. Michel ricambiava con ironia e affetto: celebre l’aneddoto in cui regalò ad Agnelli uno dei suoi Palloni d’Oro, scherzando sul suo valore materiale. Fu protagonista anche di momenti leggendari come quando, su richiesta di Agnelli, colpì il palo da una distanza impossibile… centrando la porta degli spogliatoi.
Dopo cinque anni di trionfi con la Juve, Platini lasciò il calcio giocato a soli 32 anni. Decise di non proseguire la carriera altrove, per rispetto del club e del suo presidente.
Da campo a scrivania
Appesa le scarpe al chiodo, Platini non abbandona il mondo del calcio. Prova a fare il commissario tecnico della Francia, ma senza grandi risultati. È poi Sepp Blatter, nuovo numero uno della FIFA, a coinvolgerlo come consigliere, in vista del Mondiale casalingo del 1998. Michel si fa notare per intelligenza e visione, tanto da diventare una figura ingombrante per lo stesso Blatter. Già in quegli anni, Platini sogna di diventare presidente FIFA.
Nel 2007 riesce a conquistare la presidenza della UEFA, battendo Johansson. La sua carriera politica sembra lanciata verso la vetta. A Nyon, incontra anche alcuni “fantasmi del passato”, come Volker Roth, l’arbitro che gli annullò una rete spettacolare in rovesciata nella finale di Coppa Intercontinentale del 1985. Platini, con la sua tipica ironia, commenta: “Ci siamo chiariti… ora lui non è più il capo degli arbitri”.
La caduta e il rammarico
Nel 2016, la sua ascesa si interrompe bruscamente a causa di uno scandalo legato alla FIFA. Viene reso pubblico un pagamento di due milioni di franchi ricevuto nel 2011 da Blatter, promesso ma mai formalizzato a suo tempo, per un incarico svolto anni prima. Il denaro era regolare e dichiarato al fisco svizzero, ma il fatto che Platini non ne avesse informato l’UEFA portò alla sua sospensione. La squalifica inizialmente è di otto anni, poi ridotta a quattro. Anche se successivamente è stato assolto da tutte le accuse, l’episodio ha di fatto messo fine alla sua carriera istituzionale.
Platini resta con l’amarezza di non essere mai diventato presidente della FIFA, ma oggi si gode la vita. Vive a Cassis, si dedica al golf, trascorre tempo con i nipoti e guarda il calcio con distacco. I tifosi – non solo quelli juventini – continuano a ricordarlo e celebrarlo. E oggi, con affetto e ammirazione, gli augurano buon compleanno.
Buon 70° compleanno, Le Roi!