Juve, arriva la nuova mazzata – Addio Europa per un anno e altra multa milionaria

Il processo della Juventus per le presunte violazioni del Fair Play finanziario è ancora in fase di investigazione, ma si prevede che la decisione finale arrivi entro metà luglio a Nyon.

L’eventuale appello dei bianconeri sarà diretto al Tas senza un secondo grado di giudizio presso l’Uefa. Nel frattempo, il presidente dell’Uefa, Aleksander Ceferin, ha criticato duramente la Juventus insieme a Barcellona e Real Madrid durante il congresso di Lisbona.

Il dossier della Juventus è complesso e l’Uefa ha richiesto tutti i documenti relativi alle presunte violazioni. Le fasi successive includono il dibattimento e la possibilità di sanzioni come multe e squalifiche, con l’eventuale annullamento del precedente accordo triennale con l’Uefa.

Non è ancora chiaro se la Juventus parteciperà alla Conference League, ma rifiutare la partecipazione potrebbe comportare conseguenze legali e sanzioni. In caso di squalifica di un anno, potrebbe essere evitato un ricorso al Tas, ma in caso di un’esclusione più pesante, la Juventus potrebbe rivolgersi ai giudici di Losanna.

“Molto probabile che – spiega la Gazzetta dello Sport  – “dialogando con il giudice, la Juve capisca che la squalifica di un anno sia una prospettiva realistica e quindi la accetti senza opporsi. Il buon senso suggerisce che, in presenza di una squalifica di un anno, e la prospettiva di “saltare” la Conference, la Juve non vada al Tas. Discorso diverso in caso di un’esclusione più pesante, dai due anni in su: questa precluderebbe un’eventuale Champions e spingerebbe comprensibilmente la Juve a rivolgersi ai giudici di Losanna (la Cassazione dello sport europeo)”.

Per quanto riguarda la multa, informa la “Rosea”: “I bianconeri hanno firmato a fine 2022 un accordo triennale, un “settlement agreement”, con l’Uefa. Il settlement è un percorso meno punitivo per i club, a patto però che gli obiettivi siano raggiunti e che le dichiarazioni siano corrette. Nel caso specifico della Juve, la punizione globale (multa di 23 milioni) è stata ridotta ad appena 3 milioni. Il mancato raggiungimento degli obiettivi comporterà sicuramente un aumento della multa, da 4 fino ai 23 milioni totali, cioè senza più sconto, più limiti alla rosa e al mercato”.