
La cucina italiana è patrimonio dell’Umanità Unesco – Crosetto: “Orgoglio nazionale che appartiene a tutti”
La cucina italiana entra ufficialmente nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, diventando un simbolo riconosciuto a livello mondiale. La decisione è stata presa dal Comitato intergovernativo dell’organizzazione, riunito a Nuova Delhi, che ha approvato la candidatura intitolata “Cucina italiana fra sostenibilità e diversità bio-culturale”, confermando il giudizio favorevole espresso nei mesi precedenti. Alla proclamazione sono seguiti applausi da parte della delegazione italiana, guidata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. Crosetto ha definito il risultato un “Orgoglio nazionale che appartiene a tutti”.
Si tratta di un riconoscimento storico, perché “È la prima volta che viene premiata una tradizione culinaria nella sua globalità”, superando il criterio che in passato aveva valorizzato solo singole tecniche o pratiche gastronomiche. La candidatura, presentata nel 2023 dal Collegio Culinario insieme a Casa Artusi, all’Accademia della Cucina Italiana e alla rivista La Cucina Italiana, puntava a mettere in luce valori fondamentali come la lotta allo spreco alimentare, il rispetto dell’ambiente e l’uso responsabile delle risorse.
La cucina italiana viene così riconosciuta non solo per ingredienti e ricette, ma anche come rito collettivo, espressione culturale e strumento di coesione sociale. Con questo ingresso, salgono a 20 gli elementi italiani presenti nella lista Unesco, che conta circa 800 beni distribuiti in 150 Paesi. Tra i precedenti riconoscimenti figurano la Dieta Mediterranea, l’Arte del pizzaiuolo napoletano e la Cerca e cavatura del tartufo.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito il risultato “Un primato che ci rende orgogliosi”, sottolineando che il riconoscimento “è uno storico riconoscimento che onora il popolo italiano e celebra la nostra identità”. Un traguardo che valorizza territori, comunità e tradizioni, confermando la cucina italiana come modello di inclusività, sostenibilità e patrimonio condiviso.
“Un riconoscimento che parla di tradizioni, di territori unici, di comunità che ogni giorno custodiscono e innovano un’eredità senza tempo – ha aggiunto il ministro Crosetto – “È un orgoglio nazionale che appartiene a tutti: ai produttori, ai cuochi, alle famiglie, a chi difende e promuove la nostra identità culturale nel mondo.
Un traguardo che celebra l’Italia per ciò che è: storia, creatività, saper fare. Siamo onorati, come Ministero, di aver dato il nostro piccolo supporto per il raggiungimento di questo grande risultato”.