“Il voto è l’unica alternativa a questo governo” – è il succo del messaggio diffuso oggi in una nota dalla Lega, dopo l’incontro fra il premier Conte e il presidente Mattarella.

Salvini ha dettato le condizioni per la crisi dell’esecutivo. O si rivede la squadra di governo, oppure si ritorna alle urne.
Non si fa attendere la replica del Movimento 5 Stelle :
“La nota è incomprensibile. Dicano chiaramente cosa vogliono fare. Siano chiari”.

I leghisti puntano sui propri dossier, la priorità è la giustizia, un’offensiva piuttosto esplicita, dal momento che su questo dossier i 5 stelle non potranno mediare.
L’attesa, in questo momento, è per la prossima mossa del premier Giuseppe Conte, che, in quella che a tutti gli effetti sta diventando una partita a scacchi con le diverse componenti in gioco, oggi alle 13 è salito al Colle e ha incontrato per un’ora il Capo dello Stato, forse per un colloquio informativo e per fare il punto della situazione.
Secondo le ricostruzioni del Corriere della Sera, il presidente Mattarella sarebbe ormai pronto a tutto, anche alle consultazioni estive e, qualora non andassero a buon fine, anche al voto a fine ottobre.

Il Movimento 5 stelle resta sulla propria posizione: “E’ necessario andare avanti. Chiunque aprisse una crisi di governo, l’8 agosto, si assumerebbe la responsabilità di riportare in Italia un governo tecnico. Sarebbe folle“.

Ma la nota ufficiale diffusa dalla Lega è ormai da resa dei conti:

“L’Italia”- si legge nel comunicato – “Ha bisogno di certezze e di scelte coraggiose e condivise, inutile andare avanti fra no, rinvii, blocchi e litigi quotidiani. Ogni giorno che passa è un giorno perso, per noi l’unica alternativa a questo governo è ridare la parola agli italiani con nuove elezioni”.
Quindi si aggiunge: “C’è la consapevolezza e la presa d’atto che, dopo le tante cose buone fatte, da troppo tempo su temi fondamentali per il Paese come grandi opere, infrastrutture e sviluppo economico, shock fiscale, applicazione delle autonomie, energia, riforma della giustizia e rapporto con l’Europa tra Lega e 5 stelle ci sono visioni differenti. Il voto di ieri sulla Tav ne è solo l’ultima, evidente, irrimediabile certificazione. Mai chiesto né chiederemo poltrone, lontani da qualsiasi ipotesi di rimpasto di governo”.