21/04/2020

La speranza per il Piemonte dall’Osservatorio della Salute “Zero contagi? Forse già a maggio”

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Lo studio dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane, coordinato da Walter Ricciardi (direttore dell’Osservatorio e ordinario di Igiene all’università Cattolica) e da Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio, prefigura lo scenario nazionale per il termine dell’emergenza coronavirus.

L’epidemia sta avendo un andamento diverso a seconda delle regioni, e anche l’ulteriore sviluppo del contagio (e l’augurabile conclusione dell’emergenza) avrà tempistiche diverse, da regione e regione.

A pochi giorni dall’avvio della cosiddetta ‘fase 2’ gli esperti dell’Osservatorio hanno tracciato una mappa virtuale per “fornire una valutazione sulla gradualità e l’evoluzione dei contagi, al fine di dare il supporto necessario alle importanti scelte politiche dei prossimi giorni”.

Si tratta di un’analisi che non ha la pretesa di individuare la data esatta, “ma la data prima della quale è poco verosimile attendersi l’azzeramento dei nuovi contagi, basandosi sui dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione Civile dal 24 febbraio al 17 aprile”.

Le prime regioni che avranno zero contagi, secondo lo studio,  sono Basilicata e Umbria: la data prevista è intorno al 21 aprile. A Basilicata e Umbria seguiranno tutte le regioni del Sud: zero contagi intorno a fine aprile.

Le ultime ad uscire dall’emergenza saranno invece le regioni più colpite dalla pandemia. Pertanto, per l’azzeramento dei contagi secondo l’Osservatorio si dovrà attendere la fine di giugno per Lombardia e Marche.

Per quanto riguarda il Piemonte l’atteso dato ‘zero contagi’  è previsto, secondo l’Osservatorio,  intorno al 21 maggio.

Queste le date, regione per regione, intese come “data minima di assenza di nuovi casi di contagio”:

Piemonte 21 maggio, Valle d’Aosta 13 maggio, Lombardia 28 giugno, Bolzano 26 maggio, Trento 16 maggio, Veneto 21 maggio, Friuli Venezia Giulia 19 maggio, Liguria 14 maggio, Emilia Romagna 29 maggio, Toscana 30 maggio, Umbria 21 aprile, Marche 27 giugno, Lazio 12 maggio, Abruzzo 7 maggio, Molise 26 aprile, Campania 9 maggio, Puglia 7 maggio, Basilicata 21 aprile, Calabria 1 maggio, Sicilia 30 aprile, Sardegna 29 aprile.

L’Osservatorio nazionale sulla salute invita comunque alla prudenza:

“Una eccessiva anticipazione della fine del lockdown, con molta probabilità, potrebbe ‘riportare indietro le lancetta’ della pandemia e vanificare gli sforzi e i sacrifici sinora effettuati”.
Lo studio evidenzia che “l’epidemia si sta riducendo con estrema lentezza. Pertanto questi dati suggeriscono che il passaggio alla cosiddetta fase 2 dovrebbe avvenire in maniera graduale e con tempi diversi da regione a regione”.

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