“La Tav è troppo cara!” La Francia rimanda tutto al 2043. E ora l’Italia che fa? L’ira del Governo

Il Presidente francese Emmanuel Macron ha rinviato i lavori sulla tratta francese della TAV Torino-Lione, rischiando di rendere inefficace l’infrastruttura e riacutizzando le contestazioni.

Il tentativo francese è quello di realizzare una delle tratte di accesso della TAV in Francia soltanto dopo l’entrata in funzione del tunnel del Moncenisio, che arriverà tra la fine del 2032 e l’inizio del 2033, con la rete ferroviaria adeguata su entrambi i versanti, a differenza dell’Italia dove la tratta è già pronta. Il rinvio della tratta francese della TAV potrebbe aprire un nuovo fronte tra Italia e Francia

Infatti, il rispetto degli impegni è un punto fondamentale per l’opera che è il tratto centrale del Corridoio Mediterraneo, opera di livello europeo cofinanziata al 50% dall’UE, che attraversa la Val di Susa, un’area dove l’opposizione è stata dura e violenta in alcuni passaggi con seri problemi di ordine pubblico.

La scelta della Francia è stata motivata dal costo e dal tempo, infatti, la risistemazione della vecchia linea costerebbe solo 600 milioni di euro, mentre la creazione di una nuova rete adatta costerebbe 6,7 miliardi di euro su un percorso di 110 km.

I dati francesi, intanto, sono contestati dall’Italia. E il ministro delle Infrastrutture Salvini non nasconde l’imbarazzo per una situazione che va complicandosi. Domani ci sarà il primo confronto fra i due paesi. L’obiettivo del governo italiano è far tagliare i tempi ai francesi.  La trattativa sipreannuncia lunga.