L’addio a Sammy Basso: in 5mila per l’ultimo saluto – Il suo ultimo messaggio

Sammy Basso, il giovane biologo affetto da progeria, è stato commemorato in una cerimonia che ha raccolto migliaia di persone a Tezze sul Brenta, il suo paese d’origine.

Era il malato di progeria più longevo al mondo: Sammy è stato ricordato per la sua straordinaria determinazione e il grande cuore. La malattia rara da cui era affetto provoca un invecchiamento precoce, e Basso aveva dedicato la sua vita non solo a convivere con essa, ma anche a studiarla, laureandosi in biologia molecolare all’Università di Padova, con la speranza di trovare una cura per gli altri malati.

Al suo funerale hanno partecipato numerose personalità, tra cui il governatore del Veneto Luca Zaia e il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, oltre ai suoi amici e compagni di scuola, che lo hanno descritto come una persona solare, sempre pronta a ballare e a vivere intensamente nonostante le difficoltà fisiche.

Molti hanno ricordato la sua determinazione e il suo spirito allegro, nonché la sua capacità di ispirare chiunque incontrasse.

Durante la cerimonia, animata dal gruppo “Mendicanti di sogni” di cui Sammy faceva parte, sono state lette numerose testimonianze. Tra queste, anche un messaggio del cardinale Parolin, che ha definito Sammy “una luce accesa nel mondo”.

Il giovane biologo è stato elogiato per il suo impegno nella ricerca scientifica e per la speranza che ha dato a tante persone con la sua vita e il suo esempio. Sammy aveva infatti fondato l’Associazione Italiana Progeria nel 2005 per sensibilizzare sulla malattia e promuovere la ricerca.

In un messaggio scritto da Sammy stesso e letto durante i funerali, il giovane ha riflettuto sulla sua vita e sulla morte, sottolineando che non c’era mai stata una battaglia da combattere, ma solo una vita da accogliere. Ha chiesto ai presenti di brindare alla sua e alla loro salute e di ricordarlo con gioia, non soffermandosi troppo sul dolore. Ha concluso dicendo di non essere pronto a morire, ma di aver vissuto una vita piena e felice.

“Ho vissuto la mia vita felicemente, senza eccezioni, e l’ho vissuta da semplice uomo, con i momenti di gioia e quelli difficili” – è il suo ultimo saluto.  “Brindate alla mia e alla vostra salute, e siate allegri. Non so il perché e il come me ne andrò da questo mondo, sicuramente in molti diranno che ho perso la mia battaglia contro la malattia, non ascoltate! Non c’è mai stata nessuna battaglia da combattere, c’è solo stata una vita da abbracciare per com’era, con le sue difficoltà, ma pur sempre splendida, pur sempre fantastica, né premio né condanna, semplicemente un dono che mi è stato dato da Dio”.

Sammy è scomparso improvvisamente il 5 ottobre, dopo un malore durante una cena con amici e familiari. Il suo funerale, che ha voluto lui stesso pianificare nei dettagli, è stato una celebrazione della sua vita, caratterizzata da colori, musica e canti, un’ulteriore dimostrazione del suo spirito gioioso e positivo. Sammy ha lasciato un segno profondo, anche nei cuori di chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerlo.