L’INPS spende più di quanto incassa: fra qualche decennio più di 1 italiano su 3 sarà senza pensione – Ecco le soluzioni

Nel 2023 l’Italia ha speso 398 miliardi di euro per la previdenza sociale, con 304 miliardi destinati alle pensioni, un aumento del 7,4% rispetto al 2022. Tuttavia, l’INPS ha raccolto solo 269 miliardi di euro dai contributi dei lavoratori, risultando in un deficit che ha costretto lo Stato a versare 164 miliardi di euro extra per sostenere il sistema pensionistico.

Questo squilibrio finanziario, aggravato dall’aumento delle pensioni per proteggere il potere d’acquisto dall’inflazione, evidenzia tre problemi strutturali:

Calo demografico, con un tasso di fecondità di 1,2 figli per donna e l’aumento dell’età media delle madri al primo figlio.
Invecchiamento della popolazione, con due anziani per ogni giovane lavoratore.
Diminuzione dei redditi, con salari cresciuti solo dell’1% in 32 anni.
Si prevede che entro qualche decennio, oltre un terzo degli italiani sarà in pensione, mettendo a rischio i conti pubblici. Entro il 2032, il bilancio dell’INPS potrebbe peggiorare con una perdita di 20 miliardi di euro.

Ecco le possibili soluzioni, affrontate dal sito specializzato ilpuntoeconomico.it

Per affrontare questa crisi sono necessarie politiche urgenti, come:

Sostegno allo sviluppo economico e produttivo per aumentare i salari e i contributi.
Incentivazione dei flussi migratori regolati per contrastare la crisi demografica e occupazionale.
Sfruttamento della silver economy, il settore che risponde alle esigenze della popolazione anziana, per stimolare la crescita economica e creare posti di lavoro.