
L’Uxoricida di Torino: “Ero allucinato, ho visto mia moglie avvicinarsi con un coltello”
E’ accusato di omicidio premeditato il 46enne rumeno, magazziniere aeroportuale a Caselle, che nel suo interrogatorio ha più volte negato di avere voluto uccidere intenzionalmente la moglie la notte di venerdì 22 giugno nel loro appartamento di via Borgaro.
La sua spiegazione è stata quella di essere stato vittima di un’allucinazione: secondo la sua versione, avrebbe visto arrivare la moglie contro di lui brandendo un coltello e per questo motivo si è difeso, colpendola ripetutamente.
Ciò che è certo e che la donna ha perso la vita, uccisa a coltellate nella notte di venerdì scorso. Un episodio di estrema violenza dovuto probabilmente ad una crisi di gelosia dell’uomo, sposato con una rumena di 38 anni, maestra di scuola materna. La coppia aveva due figli, di 12 e 4 anni.
E lo scenario, se possibile, ancora più drammatico dell’assassinio è che questo sia avvenuto davanti al figlio più grande, affidato ora al fratello dell’uomo.
Proseguono intanto le indagini sui fatti, coordinate dal pm Toso ed eseguite dalla squadra mobile della questura.