Le mascherine sono realmente efficaci? E’questo un dubbio che attanaglia i cittadini ormai da mesi. Ma gli esami degli esperti del Politecnico di Torino, che hanno attivato nelle ultime settimane un laboratorio per analizzare i dispositivi di sicurezza, non hanno dato esiti positivi.
Il Politecnico ha effettuato analisi su mascherine chirurgiche; dispositivi filtranti,  ffp2 e ffp3; e quelle adoperate da tutti nella vita di tutti i giorni.

Diverse aziende del territorio che hanno convertito la propria produzione proprio in mascherine hanno chiesto di eseguire dei test per valutare l’efficacia dei dispositivi. Ebbene, secondo quanto riportato dal quotidiano Repubblica, ben otto mascherine su dieci – tra quelle esaminate nei laboratori torinesi – non sono risultate idonee a proseguire con i test successivi, necessari per ottenere il via libera sul mercato.

Spiega Paolo Tronville, docente di ingegneria industriale della task force di 18 docenti e ricercatori esperti del Politecnico.

“Abbiamo avviato un dialogo con l’Uni, l’ente di normazione italiano, per elaborare un metodo di prova riconosciuto, utile a concedere un marchio di qualità ai prodotti che raggiungono buoni livelli di efficienza”. Ma ora il rischio è che gli italiani si dotino di mascherine che alla prova dei fatti non risultino efficaci.

Anche per il Comitato tecnico scientifico esistono “incertezze sul valore dell’efficacia dell’uso di mascherine per la popolazione generale dovute a una limitata evidenza scientifica, sebbene le stesse siano ampiamente consigliate”.
I dubbi restano. Ma per ridurre il contagio è necessario rispettare con attenzione le corrette misure igieniche, ricorrere a dispositivi di protezione, e mantenere il distanziamento sociale.