
Mercato del lavoro in Italia, fra luci e ombre – Aumentano gli occupati, ma i salari sono da fame: l’analisi

Mercato del lavoro in Italia fra luci e ombre – Aumentano gli occupati, ma i salari sono da fame
I recenti dati pubblicati dall’Istat mostrano segnali incoraggianti per il mercato del lavoro in Italia. Nel secondo trimestre del 2024, il numero di occupati ha raggiunto i 24 milioni, con il tasso di disoccupazione sceso al 6,8% e un aumento del tasso di occupazione al 62,2%. Anche l’occupazione femminile ha registrato un progresso, arrivando al 53,5%. Questi numeri sono stati accolti con ottimismo da alcuni membri del Governo.
Tuttavia, un’analisi più approfondita dipinge un quadro con luci e molte ombre.
L’aumento dell’occupazione è stato trainato in gran parte dagli over 50, che rappresentano il 40,5% degli occupati. Nel Mezzogiorno, la disoccupazione resta alta, al 12,5%, ben al di sopra della media nazionale. Tra i giovani, il tasso di disoccupazione rimane preoccupante, attestandosi all’11,8%. Inoltre, circa il 15% dei lavoratori si trova ancora in situazioni di precarietà, con contratti a termine e scarse tutele.
A livello europeo, l’Italia mostra un ritardo significativo rispetto ad altri paesi. Nel 2023, il tasso di occupazione del 61,5% era molto inferiore rispetto a nazioni come Germania (77,2%), Francia (68,4%) e Spagna (65,3%), e alla media dell’Unione Europea (70,4%).
Ma i problemi maggiori riguardano i salari
“A tutto questo si aggiunge la questione salariale che continua a rappresentare un nodo critico – spiega Il Punto Economico – ” Negli ultimi 10 anni, i salari reali in Italia sono diminuiti del 4,5%, mentre la media UE ha visto una crescita del 3%. Inoltre, l’OCSE ha sottolineato che, nel primo trimestre del 2024, i salari reali italiani erano inferiori del 7% rispetto al quarto trimestre del 2019 (pre-pandemia), un calo più marcato rispetto alla maggior parte degli altri paesi OCSE. Quindi, è vero che stiamo assistendo ad un trend di miglioramento che dura da circa tre anni e mezzo e che ci stanno arrivando segnali positivi dal mercato del lavoro, però prima di gridare vittoria la strada è ancora lunga”.