
‘Miracolo’ al Mauriziano – 76enne malato di coronavirus salvato in extremis con tecnica sperimentale
E’ stato salvato in extremis quando le speranze su una sua ripresa erano ormai perdute.
Per un uomo di 76 anni, colpito dal coronavirus e ricoverato all’ospedale Mauriziano di Torino, le speranze erano ormai ridotte al lumicino. I medici hanno proposto alla figlia alcune sedute di ossigeno-ozono terapia, a scopo compassionevole.
L’esito è stato sorprendente: dopo pochi gironi l’uomo si è svegliato, è guarito dal virus e dieci gironi fa è stato dimesso dall’ospedale.
A fine marzo i primi problemi respiratori per l’uomo: accertato che si trattava di un caso di SARS Cov-2, il 76enne ha iniziato la terapia farmacologica e la ventilazione non invasiva.
Poi il peggioramento e la necessità di ricorrere alla terapia intensiva. In seguito ad un ulteriore aggravarsi della situazione, per l’uomo si erano ormai perse le speranze. prima di un ultimo tentativo con l’ossigeno-ozono terapia e la somministrazione di cortisteroidi e ossigeno-ozono per via sistemica.
A sorpresa dei medici l’anziano si è ripreso totalmente grazie all’ultima terapia e pochi gironi fa è tornato a casa.
Un successo, dunque, per l’ospedale Mauriziano di Torino, una delle strutture in Italia a condurre lo studio sull’ozono-terapia: una pratica che può contribuire a potenziare la risposta dell’organismo rallentando l’infiammazione e diminuendo i danni polmonari.
Attualmente, nel’ospedale torinese, lo studio è condotto su 15 pazienti, ricoverati in un reparto di sub-intensiva.