
Moi – Scoperti più di 30 profughi tornati a occupare le cantine
La scoperta è stata fatta dopo la riattivazione dell’impianto elettrico del vicino Ostello della gioventù, il cui quadro si trova proprio negli scantinati del complesso olimpico di via Giordano Bruno a Torino. Trenta, forse un numero maggiore di profughi, è tornato ad occupare questi spazi, liberati nello scorso inverno.
Il manutentore era sceso negli scantinati per risolvere il problema dell’Ostello causato da un black out, ma ha trovato un lucchetto e una catena a impedirgli di effettuare le operazioni sul quadro elettrico.
Non solo, alcuni profughi che hanno occupato le cantine lo hanno anche spinto ad allontanarsi in fretta, facendogli capire che la sua visita non era affatto gradita.
Risultato: i gestori dell’Ostello hanno annullato le ultime prenotazioni dei turisti, non potendo garantire i servizi di accoglienza. E’ dovuto intervenire a sbrogliare la matassa il dirigente delle case Falciola, il condominio vicino alle palazzine olimpiche occupate. L’uomo è entrato nello scantinato, ha usato parole convincenti con gli occupanti e il guasto elettrico è stato riparato.
Sono decine le persone che hanno ripopolato lo scantinato. Alcuni di loro, dicono i residenti, arrivano probabilmente anche dalla palazzina dei Somali sgomberata appena poche settimane fa.
Altri, tornati dai lavori nei campi anche nel Sud Italia, trovandosi l’accesso sbarrato si sono ripresi gli spazi degli anfratti della palazzina blu.
L’ex Moi è stato quindi occupato nuovamente da decine di disperati, l’emergenza riguarda cantine e anfratti. E i residenti chiedono ancora una volta un intervento per l’ennesimo problema legato ad una situazione difficile da risolversi.