
“Non chiudete Superga al pubblico”. I tempi stringono, un simbolo di Torino a rischio chiusura “Perdita incalcolabile”
Rischia una clamorosa chiusura al pubblico la Basilica di Superga, a causa di un mancato accordo tra il Comune di Torino e l’ordine dei Servi di Maria sul demanio.
Al momento è a rischio non solo il polo museale, ma anche l’accesso alla struttura per le funzioni religiose.
In un mese è fissato il limite massimo per scongiurare queste ipotesi e ad arrivare ad un auspicato accordo.
La città di Torino rischia di perdere un punto di riferimento per migliaia di fedeli e appassionati d’arte, dal momento che si tratta di un capolavoro del barocco.
Intanto manca ancora l’accordo tra l’Agenzia del Demanio del Comune di Torino e i reggenti della Basilica, l’Ordine dei Servi di Maria e l’Artis Opera. Quest’ultima società gestisce il polo museale, la biglietteria, il bookshop e anche la caffetteria.
L’Ordine dovrebbe lasciare la basilica, lasciando incustodito l’edificio.
“La paventata chiusura al pubblico della Basilica di Superga di Torino sarebbe un danno gravissimo per i fedeli, per tutti i torinesi e per i turisti. È indispensabile lavorare per scongiurarla”. Così la deputata di Coraggio Italia Daniela Ruffino. “L’Agenzia del Demanio si assuma la responsabilità di sbloccare l’impasse burocratica che sta portando a chiudere le porte della Basilica. Non possiamo lasciare che il nostro patrimonio artistico venga abbandonato a se stesso”, conclude.