
“Non sopportavo la sua felicità, così gli ho tolto il futuro” – L’agghiacciante confessione del killer dei Murazzi

“Girava con aria felice”, tanto è bastato per Said Machaouat, divorato dalla depressione, per far scattare la sua furia omicida, scagliarsi contro Stefano Leo, 32 anni di Biella che camminava lungo il Po, e sgozzarlo vigliaccamente prendendolo alle spalle.
Una confessione che fa venire i brividi:
“Ho scelto di uccidere questo giovane perché si presentava con aria felice. E io non sopportavo la sua felicità”, è il procuratore vicario di Torino, Paolo Borgna che ha riferito la frase pronunciata dal 27 enne italiano, di origine marocchina
Nessun movente, nessun legame tra la vittima e il killer: “Si tratta di un senzatetto che non aveva soldi per mangiare, né per comprare giornali, né un telefonino cellulare” ha detto ripreso dall’Ansa Francesco Rizzo, comandante provinciale dei carabinieri di Torino.
Ancora il procuratore Borgna: “Il movente che ci viene raccontato fa venire freddo alla schiena, ma sono in corso accertamenti”.
“Volevo ammazzare un ragazzo come me, togliergli tutte le promesse, i figli, toglierlo ad amici e parenti” – ha detto nella sua tremenda confessione Said Machaouat.