
Nuova rivolta al Cpr di Torino – Lancio di bottiglie di urina contro la Polizia

Una nuova rivolta al Cpr di va Santa Maria Mazzarello, a Torino. Questa volta i poliziotti sono stati bersagliati dal lancio di bottiglie colme di urina.
Al Centro di permanenza per il rimpatrio è ancora alta la tensione: l’accusa del sindacato di polizia Siulp si riferisce ai fatti di mercoledì 4 settembre.
Questa è la nota del segretario Eugenio Bravo che sottolinea ancora una volta come gli agenti siano costretti ad operare in una condizione di scontro perenne. E già numerosi sono i feriti fra le fila della polizia dall’inizio dell’anno, in episodi che riguardano il Cpr:
“Fermezza e professionalità degli operatori ripristinavano l’ordine evitando che la situazione degenerasse ulteriormente – scrive il segretario, riferendosi al giorno 4 settembre. “Le condizioni logistiche del Cpr non possono diventare l’espediente che giustifichi la reazione spropositata contro i colleghi in servizio. I lavoratori di polizia non possono continuare a operare in queste situazioni di scontro perenne. Inutile ricordare come già qualche poliziotto sia stato ferito, anche gravemente, da ospiti depositari di un curriculum di tutto rispetto in termini di pregiudizi penali. Per il Siulp la corda della pazienza e della comprensione si sta spezzando, nessuna di queste violenze perpetrate da soggetti prevalentemente delinquenti può trovare anche solo lontanamente un barlume di giustificazione”.