Quello dei parcheggiatori abusivi è fra i fenomeni più molesti e spiacevoli a Torino. Dopo le numerose segnalazioni dei cittadini, la polizia Municipale ha compilato una mappa delle zone più assediate da questi personaggi che hanno fatto dell’elemosina una professione, spesso trascendendo e utilizzando modalità  aggressive e minacciose verso i conducenti delle auto.
Quel che è peggio è che spesso gli abusivi si posizionano nei parcheggi degli ospedali, infastidendo persone che hanno già una situazione problematica per malattia o perché accompagnano parenti o amici in difficoltà.

Il decreto Salvini consente ora alla giunta Appendino di intervenire energicamente su questa situazione e avviare l’espulsione dei parcheggiatori abusivi.

Da febbraio 2019 sono 7 i parcheggiatori denunciati, per due di loro è iniziato il percorso di allontanamento dal territorio nazionale.

“Con gli strumenti del decreto Salvini abbiamo continuato la nostra azione – ha spiegato il comandante della polizia municipale, Emiliano Bezzon – “La nostra è un’attività che punta al contenimento di un fenomeno che sennò esploderebbe”.
I recidivi, coloro che sono fermati più volte, secondo il nuovo decreto Sicurezza, commettono un reato punito con un’ammenda da 2mila a 7mila euro e l’arresto da 6 mesi a un anno.

Quali sono le zone più colpite in città da questo fenomeno?

I problemi maggiori si riscontrano intorno agli ospedali, Regina Margherita, Sant’Anna, Koelliker e Molinette. Il ‘lavoro’ è svolto principalmente da rumeni, nordafricano, ma non mancano anche gli italiani.
Davanti al san Giovanni Bosco si percepisce nelle ultime una riduzione del fenomeno grazie ai continui controlli messi in atto dalla Municipale, ma il problema non è risolto.

Intanto sono più di mille interventi contro il racket dei parcheggi e 217 le multe negli ultimi mesi.

Altre zone nell’obiettivo dei vigili: intorno al PalaAlpitour: e piazza Carlo Felice.

Così commenta l’onorevole Daniela Ruffino di Forza Italia:

“L’inasprimento dei controlli contro i parcheggiatori abusivi e l’espulsione di due di loro sono delle ottime notizie. Non è accettabile che le aree vicine agli ospedali siano invase di persone che, anche con modi spesso intimidatori, chiedano soldi a chi va a trovare un proprio caro ricoverato o deve sottoporsi a una visita. Oltre che una forma di abusivismo – conclude – “questo comportamento è ancora più censurabile perché rivolto verso persone che spesso stanno attraversando un momento di difficoltà. In più gli automobilisti devono già pagare la sosta, in molti casi”.