
Piemonte – Caldo e siccità: crolla la produzione di miele. Ed è addirittura scomparsa la ‘melata’
Piemonte – Caldo e siccità: crolla la produzione di miele. Praticamente scomparsa la ‘melata’
Gli effetti del caldo e della siccità condizionano in particolare tigli e castagni. e, secondo gli ultimi dati diffusi da Confesercenti, è pressoché scomparsa la melata.
Nella provincia di Cuneo si è registrato un calo del 30% nella produzione del miele. Le fioriture estive del castagno e del tiglio, infatti, sono state pesantemente condizionate dal caldo che ha portato quasi alla scomparsa della melata di bosco.
Così ha spiegato la Confesercenti, ripresa dall’Ansa: “Dopo le prime interessanti produzioni di miele di ciliegio, millefiori e tarassaco, con una media di 10 Kg/alveare, si è registrato un deludente raccolto di miele di acacia, con una media di 5-10 Kg/alveare; in estate per il miele di castagno e tiglio si è arrivati a produzioni massime di 25 Kg/alveare ma in alcune zone il caldo ha tagliato il raccolto di miele fino a 10 Kg/alveare”.
Risalta la mancata produzione della melata di bosco: “miele caratteristico della stagione estiva – evidenzia l’Ansa – ” che, dopo annate di produzioni molto consistenti e una progressiva diminuzione nelle ultime stagioni, ha toccato il minimo storico nel 2022 con la metcalfa (un insetto che nutrendosi della linfa delle piante produce una sostanza zuccherina che attira le api consentendo la produzione di questo particolare miele) praticamente scomparso dai boschi cuneesi”.
Coldiretti aggiunge infine che “oltre alla spallata del clima gli apicoltori devono far fronte all’esplosione dei costi per le tensioni internazionali generate dalla guerra in Ucraina”.