
Piemonte – Donna aggredita dal cane del vicino: arriva un maxi risarcimento di 200mila euro
Una donna anziana era stata aggredita dal cane di un vicino di casa del figlio, che era andato a trovare. A distanza di tre anni la signora è deceduta per altre cause: aveva 86 anni.
Ma, secondo il giudice del Tribunale, l’episodio aveva peggiorato le sue condizioni.
Il grave episodio è accaduto in Piemonte, a Verbania. Queste le motivazioni del giudice, riprese dal quotidiano Repubblica. La donna: “ha subito il passaggio da una condizione invalidità permanente quantificabile nella misura del 50 per cento ad una condizione di invalidità permanente quantificabile nella misura del per cento”.
Infatti, a seguito dell’aggressione, l’86enne avrebbe avuto un grave decadimento delle capacità cognitive e a stento riconosceva figli. Così il giudice ha riconosciuto ai suoi figli, eredi della donna deceduta due anni fa, un maxi risarcimento di circa 200 mila euro.
La donna, secondo la ricostruzione dei fatti, era perfettamente autonoma prima dell’incidente. Entrata nel cortile dove abitava il figlio era stata aggredita da un cane lasciato libero che l’aveva buttata a terra. L’anziana aveva riportato la frattura di una spalla e una ferita al volto.
“I figli – ha spiegato ancora il giudice del Tribunale di Verbania, come riporta Repubblica – “hanno dovuto assistere ad un improvviso e grave decadimento delle facoltà intellettive della madre, assumere l’incarico di tutore provvisorio e di amministratore di sostegno per occuparsi di tutte le incombenze di carattere burocratico ed hanno molto sofferto nel vedere la propria madre non più in grado di riconoscerli e di interagire con loro e con i nipoti”.