
Piemonte – Dopo 34 anni di attese inaugura la Asti-Cuneo. Cirio “E’ un giorno storico”
Dopo 34 anni di attese inaugura la Asti-Cuneo. Cirio “E’ un giorno storico”
Da domani, 30 dicembre, l’autostrada Asti–Cuneo sarà interamente percorribile lungo tutto il suo tracciato, da Asti a Cuneo. In questa prima fase il tratto tra lo svincolo Alba Ovest e Cherasco è percorribile gratuitamente fino all’entrata in esercizio a piena capacità dell’infrastruttura. In un breve tratto prima di Cherasco si viaggia su una carreggiata unica, in entrambe le direzioni.
L’autostrada A33 Asti–Cuneo rappresenta una delle opere infrastrutturali più attese e strategiche del Piemonte. Il tracciato complessivo si sviluppa per circa 90 chilometri, articolati in due tronchi principali interconnessi all’autostrada A6 Torino–Savona, e connette l’autostrada A21 Torino–Piacenza–Brescia con l’area cuneese, superando una storica carenza infrastrutturale che ha per anni penalizzato la mobilità e la competitività del territorio.
I lavori dell’A33 hanno preso avvio alla fine degli anni Novanta e si sono sviluppati per fasi successive, con l’apertura progressiva dei diversi lotti tra il 2005 e il 2012. La realizzazione dell’ultimo tratto (Alba Ovest – Cherasco), dal valore di circa 220 milioni di euro, ha rappresentato il passaggio più complesso dell’intero progetto, sia sotto il profilo tecnico sia autorizzativo. Il traffico è stato aperto in 15 mesi grazie al lavoro di 400 operatori, 15 aziende e 130 fornitori.
«Si tratta di una svolta storica. Il completamento dell’Asti–Cuneo chiude una ferita infrastrutturale durata oltre 30 anni e restituisce continuità a un territorio produttivo strategico. In termini economici significa collegare stabilmente il sistema cuneese ai porti liguri e ai corridoi europei, con effetti diretti su competitività, logistica, turismo e occupazione – dichiara il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi – È la fine dell’isolamento della Granda. Con investimenti complessivi che sfiorano i 36 miliardi di euro e con nodi strategici come il Terzo Valico e la Torino–Lione che entrano nella fase decisiva, il Piemonte è al centro di una strategia infrastrutturale nazionale fortemente voluta e coordinata dal ministro Matteo Salvini».
«Nel 2019, quando sono diventato presidente, mancavano autorizzazioni, risorse e un progetto realizzabile per gli ultimi due lotti. Oggi, sei anni dopo, siamo qui e l’autostrada è finalmente aperta: è stato un lavoro lungo e difficile, per cui ringrazio il governo, i sindaci, le istituzioni locali, la società concessionaria, i tecnici e le maestranze. Abbiamo lavorato tutti insieme per raggiungere questo obiettivo che sana una ferita e dota questo territorio di un’infrastruttura che aspettiamo da decenni e che i nostri cittadini e le nostre imprese meritano – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Il 2025 si chiude con una serie di risultati importanti in termini di viabilità e collegamenti: oggi l’Asti-Cuneo, quest’estate il tunnel del Tenda e il secondo traforo del Frejus: opere strategiche che rendono il nostro Piemonte sempre più collegato, centrale e accessibile per il transito delle merci e gli scambi delle merci in Europa».
«La A33 non è soltanto un’opera viaria: è un asse strategico che rafforza la competitività del nostro sistema produttivo, sostiene il comparto agricolo e manifatturiero e contribuisce a colmare un divario infrastrutturale storico che ha penalizzato questo territorio per troppo tempo – dichiarano gli assessori regionali Enrico Bussalino (Logistica e Infrastrutture strategiche) e Marco Gabusi (Trasporti e Infrastrutture) – Il completamento di questa autostrada contribuirà inoltre a una significativa riduzione del traffico sulle strade secondarie e all’interno dei centri abitati, migliorando la sicurezza della circolazione e la qualità della vita nei paesi attraversati. Un beneficio concreto per i cittadini e per le comunità locali, che vedranno diminuire il traffico pesante e i flussi di attraversamento con effetti positivi anche sul piano ambientale e della tutela del territorio. Oggi restituiamo ai cittadini, alle imprese e ai territori un collegamento moderno, sicuro e integrato nelle grandi reti nazionali ed europee. È un risultato concreto che guarda al futuro e che conferma la centralità delle infrastrutture come leva di sviluppo, coesione e crescita per il Piemonte”.
L’intervento ha privilegiato soluzioni green: sono stati utilizzati nella lavorazione del manto stradale materiali riciclati e fresature a freddo. Inoltre, è stata realizzata un’area umida vicino al torrente Talloria per specie idrofile e un “bat bridge”, integrato con vegetazione specifica, che guida i pipistrelli della colonia protetta di Santa Vittoria d’Alba verso le zone di caccia nella collina di Verduno.
Durante i lavori, supervisionati dalla Soprintendenza di Alessandria, Asti e Cuneo, sono emersi reperti straordinari su 150 metri vicino al Ponte Tanaro 4: un insediamento della tarda Età del Bronzo/inizio Età del Ferro (XI-X sec. a.C.) e una necropoli romana del I sec. d.C.
KEY NUMBERS DEL PROGETTO (ultimo lotto, Alba Ovest- Cherasco):
Gruppo ASTM: ITINERA (General Contractor), SINA (Direzione Lavori, prove laboratori, collaudo statico).
Aziende coinvolte: 15 aziende in cantiere, 130 fornitori.
Tipologia intervento: completamento dell’ultimo lotto che collega lo svincolo di Alba Ovest a quello di Cherasco, finalizzando l’autostrada Asti-Cuneo tra Marene (A6) e Asti Est (A21).
Durata lavori: ridotta da 30 mesi a circa 15 mesi.
Inizio dei lavori: settembre 2024.
Investimento complessivo della tratta Alba Ovest- Cherasco: 220 milioni di euro.
Attualmente lavorano in cantiere: ~400 persone ogni giorno.
Tracciato in costruzione: ~5 km.
Pali fondazione: 35.500 m.
Scavi: 600.000 mc.
Conglomerati bituminosi: 85.000 ton.
Acciaio armatura: 9.700.000 kg.
Acciaio carpenteria: 5.000.000 kg.
Calcestruzzo: 63.800 mc.
I tempi di realizzazione dell’ultimo lotto, Alba Ovest – Cherasco:
novembre 2023 (attività propedeutiche)
settembre 2024 (consegna definitiva dei lavori)
dicembre 2025 (completamento funzionale)