
Piemonte – Sequestrati beni per 5 milioni di euro ai “raccoglitori di ferro”: due aziende e una villa, ma risultavano nullatenenti
Piemonte – Sequestrati beni per 5 milioni di euro ai “raccoglitori di ferro”: due aziende e una villa, ma risultavano nullatenenti
La Guardia di Finanza ha sequestrato un ingente patrimonio, stimato in oltre 5 milioni di euro, a un gruppo familiare Rom coinvolto in attività illecite, tra cui usura, commercio di metalli ferrosi violando le normative ambientali e riciclaggio di denaro.
Il provvedimento, richiesto dalla procura e emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Torino, ha colpito i beni di questo gruppo criminale, che includevano due aziende, sette veicoli, tre beni strumentali, conti correnti, una villa di lusso completamente arredata, due terreni agricoli e tre automobili di pregio: una Mercedes Gle Amg, una Volkswagen Polo Gti e una Fiat 500 hybrid, oltre a un camper di lusso marca Carthago.
Le indagini, avviate lo scorso anno con l’arresto di sette persone, hanno rivelato che il gruppo utilizzava mezzi finanziari illeciti per gestire una prospera attività di raccolta e commercio di rottami ferrosi. Parte dei guadagni veniva destinata a prestiti a usura, con tassi d’interesse superiori al 2500%.
Le vittime, prevalentemente in grave difficoltà economica, erano spesso sottoposte a intimidazioni e minacce, vivendo in una condizione di “sudditanza” rispetto ai loro aguzzini.
Gli investigatori hanno scoperto anche attività di auto-riciclaggio dei proventi dell’usura e la volontà di nascondere il patrimonio illecito attraverso l’intestazione fittizia a prestanome.
Questo stratagemma permetteva ai membri di vertice del gruppo di risultare nullatenenti e di celare i loro veri possedimenti alle autorità. La complessa rete di operazioni illegali e la gestione opaca dei fondi hanno permesso al gruppo di accumulare una notevole ricchezza, ora sotto sequestro, per interrompere le loro attività criminali e ristabilire la legalità.
La Guardia di Finanza, attraverso un’accurata indagine, è riuscita a smantellare questa rete, mettendo in luce le dinamiche interne del gruppo e le modalità attraverso le quali operava.