04/03/2021
Lavoro
Presentato il colosso torinese ‘Gigafactory’ – Fino a 15mila nuovi posti di lavoro, il piano
Inizieranno entro la fine dell’anno i lavori per la ‘Gigafactory’ nell’ex area Olivetti a Scarmagno, in provincia di Torino.
Il progetto avrà un’importante ricaduta sul territorio, si parla di 4mila nuovi posti di lavoro che potranno crescere fino a 15 mila negli anni successivi.
Ieri, mercoledì 3 marzo, la sede di Confindustria Canavese a Ivrea ha ospitato l’incontro che ha visto la presenza di Lars Carlstrom, CEO e founder di Italvolt, società che ha annunciato di puntare sull’area ex Olivetti per realizzare la prima «Gigafactory» in Italia, per la produzione e lo stoccaggio di batterie al litio in Italia.
Carlstrom ha presentato l’ambizioso progetto. Erano presenti all’incontro Patrizia Paglia e Cristina Ghiringhello, Presidente e Direttore di Confindustria Canavese. Marco Gay, Presidente di Confindustria Piemonte, Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriale di Torino, Andrea Tronzano, Assessore al Bilancio e alle Attività Produttive della Regione Piemonte, Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino e Corrado Alberto, Presidente API Torino.
L’importante operazione, potrebbe dare occupazione inizialmente 4.000 lavoratori e in breve generare un indotto che potrà creare fino a 15.000 nuovi posti di lavoro.
Queste le parole Lars Carlstrom, Fondatore e CEO di Italvolt, riprese da Quotidiano Canavese:
“Sono estremamente colpito dall’accoglienza che ci ha riservato la Regione Piemonte e tutte le autorità presenti. Ringrazio Confindustria Piemonte, Unione Industriale di Torino, API Torino e Politecnico di Torino per la loro partecipazione e particolarmente Confindustria Canavese e alla sua Presidente per l’organizzazione di questo importante momento di confronto. Secondo la nostra tabella di marcia l’inizio dei lavori è previsto tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Abbiamo un’opzione di acquisto sugli stabilimenti ex Olivetti di Scarmagno – ha aggiunto Calstrom.
” Un’opzione che intendiamo far valere per iniziare a produrre nel 2024 – ha concluso il CEO di Italvolt – “abbiamo avviato lo studio ambientale e di fattibilità e auspichiamo di ottenere il via libera per i lavori di realizzazione degli impianti entro tre mesi o comunque entro la fine dell’anno. Ora il nostro obiettivo è rendere appetibile il progetto da presentare alle banche e al Governo”.
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