Nel gennaio scorso, Aurela Perhati, 25 anni, aveva confessato dopo un lungo interrogatorio  di aver investito Massimo Garitta, trovato morto nel giorno di Capodanno in un campo nell’Alessandrino.

La ragazza raccontò che non era sua intenzione ucciderlo: lo aveva fatto per difendersi, poiché l’uomo voleva violentarla.
Ieri la ragazza è stata assolta per legittima difesa. E’ questo l’esito del processo con rito abbreviato nei suoi confronti e disposta l’immediata liberazione dagli arresti domiciliari.

L’accusa aveva chiesto 8 anni per la donna, ma per il pm le tracce lasciate dall’auto nel campo, luogo dell’investimento, erano indicative di una precisa volontà dell’omicida.