
13/07/2020
Territorio
Rinascono le palazzine MOI – Dopo la ‘liberazione’, saranno residenze sociali per studenti lavoratori
Rinascono le sette Palazzine del Moi dopo il lungo periodo di degrado e occupazione che si è concluso nel luglio dello scorso anno.
Si è perfezionata la cessione delle 7 palazzine del MOI, l’ex Villaggio Olimpico di Borgo Filadelfia, dal Fondo Città di Torino, gestito da Prelios SGR, al Fondo Abitare Sostenibile Piemonte (FASP), gestito da InvestiRE SGR e sostenuto dal FIA (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti), dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, dalla Fondazione CRT – per il tramite del Fondo Social & Human Purpose, Comparto A, gestito da REAM SGR – e da altre fondazioni di origine bancaria piemontesi.
Dopo la liberazione definitiva dalla lunga occupazione, conclusasi la scorsa estate ad esito di un processo innovativo di mobilità, accompagnamento e reinserimento degli abitanti delle palazzine verso percorsi di autonomia abitativa e lavorativa, coordinato dalla Città di Torino, in collaborazione con la Prefettura, la Regione Piemonte, la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Diocesi, il quartiere dell’ex Villaggio Olimpico sarà completamente ristrutturato e diventerà un complesso di residenze sociali, con oltre 400 posti letto dedicati alla residenzialità temporanea a tariffe convenzionate per studenti, giovani lavoratori, city users.
A regime, sarà gestito da Camplus, primo provider italiano di co-living e di housing per studenti universitari, con 10.000 posti letto, di cui 2.000 a Torino dal prossimo anno accademico.
La riqualificazione urbana e sociale delle palazzine di Via Giordano Bruno supera l’emergenza Covid–19 e traguarda un nuovo obiettivo di offerta abitativa moderna ed accessibile, ricca di servizi alla persona, per Torino – città universitaria e a forte vocazione culturale che continua a vivere una fase di grande progettualità, grazie a diverse iniziative.
Così ha commentato Chiara Appendino, sindaca di Torino: “Con il trasferimento della proprietà delle sette palazzine dell’area ex MOI al Fondo Abitare Sostenibile Piemonte, il sostegno di Cassa Depositi e Prestiti e delle fondazioni di origine bancaria e attraverso il progetto che ne prevede la destinazione ad housing sociale e a servizi alla persona, il quartiere e i suoi abitanti si riapproprieranno definitivamente di quegli spazi che, per troppo tempo, erano stati abbandonati e diventati teatro della più grande occupazione abusiva d’Europa. Così, si può dire che si sia ormai avviato a compimento il processo di rigenerazione e di restituzione alla cittadinanza di quella porzione di ex Villaggio Olimpico dopo che il proficuo lavoro di squadra – compiuto da istituzioni pubbliche, arcidiocesi e fondazioni di origine bancaria – aveva consentito di liberare le palazzine senza tensioni, proponendo agli occupanti la possibilità di seguire percorsi di autonomia abitativa e lavorativa e, in questo modo, dando soluzione a una situazione critica che si trascinava da anni”.
Fabrizio Palermo, AD di Cassa Depositi e Prestiti: “Il progetto di riqualificazione urbana e sociale dell’ex Villaggio Olimpico di Torino è un ulteriore esempio virtuoso dell’ormai forte legame tra CDP e la Città di Torino. Questa collaborazione, che si inquadra all’interno del Piano Città firmato lo scorso settembre e fa seguito al supporto fornito da CDP sulla nuova Linea 2 della metropolitana, testimonia inoltre la forte sinergia con le fondazioni locali di origine bancaria, da sempre nostri partner di riferimento sul territorio.”
Francesco Profumo, Presidente Fondazione Compagnia di San Paolo: “Il progetto di accompagnamento sociale per la progressiva autonomia delle persone che vivevano all’ex MOI, attraverso condizioni di occupazione continuativa e di abitazione stabile, si inserisce oggi in un contesto ancora più ampio: la costruzione di una strategia territoriale di sviluppo sociale, culturale e urbano che coinvolge tutti gli abitanti di quel territorio. Con la riqualificazione delle palazzine, anche la Compagnia di San Paolo – attraverso il FASP – contribuisce a restituire una parte della città alla comunità di appartenenza e alla rigenerazione urbana di questo quartiere, con l’obiettivo ultimo di migliorare la qualità della vita per tutti e di promuovere la coesione sociale. L’intervento concorre al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: 1- Sconfiggere la povertà, 10 – Ridurre le disuguaglianze e 11- Rendere le città e le comunità sostenibili”.
La foto dal sito del Comune di Torino
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